Giovanni Brusca, il mandante della strage di Capaci, è da oggi un uomo libero. Fu condannato per decine di omicidi

Con la scadenza del periodo di libertà vigilata, Giovanni Brusca – noto per aver attivato l’esplosivo che nel 1992 uccise Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta – ha concluso ufficialmente ogni obbligo con la giustizia italiana.

Condannato per decine di omicidi e figura centrale della mafia corleonese, Brusca era stato arrestato nel 1996. Dopo un iniziale tentativo fallito di collaborazione, aveva poi scelto di diventare collaboratore di giustizia. La sua pena complessiva ha raggiunto i 25 anni di detenzione, seguiti da quattro anni di libertà vigilata, misura stabilita dal tribunale di sorveglianza al termine della detenzione.

L’uscita dal carcere e l’applicazione delle misure alternative avevano sollevato accese reazioni pubbliche e istituzionali, alimentando il dibattito sul bilanciamento tra giustizia e necessità investigative.

Ora, pur non avendo più vincoli giudiziari, l’ex boss di San Giuseppe Jato continuerà a vivere sotto copertura, fuori dalla Sicilia, protetto da una nuova identità e inserito nel programma di protezione riservato ai collaboratori di giustizia.