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Finisce l’incubo dell’imprenditore titolare del Punto Spy di San Marino che era risultato coinvolto in una grossa indagine da parte della Procura della Repubblica di Rimini curata dal Pubblico Ministero dott. Davide Ercolani e che aveva portato anche a perquisizioni e sequestri nella Repubblica di San Marino su richiesta dell’Autorità giudiziaria italiana.
“Savioli si è messo a disposizione degli inquirenti ed ha dimostrato la sua assoluta buona fede in questa incresciosa vicenda che lo ha visto coinvolto, siamo molto contenti che il Pubblico Ministero abbia chiesto l’archiviazione ed il Giudice l’abbia disposta” così l’Avv. Filippo Cocco difensore dell’imprenditore sammarinese.
Savioli era stato accusato di avere venduto schede telefoniche da utilizzare per le attività di monitoraggio, intestate ad ignari cittadini che non erano a conoscenza dell’attivazione a loro nome dei dispositivi.
L’indagine ha permesso di dimostrare che l’imprenditore, titolare dell’attività da oltre 20 anni nella Repubblica di San Marino, non aveva preso parte a questa attività ed era ignaro della intestazione abusiva delle SIM telefoniche che lo stesso installava e poi rivendeva nei dispositivi di monitoraggio e geolocalizzazione.