Gli imprenditori scendono a terra. Il Fellini non parla più riminese

Aeroporto Fellini RiminiIl ‘Fellini’ non parla più riminese. Gli imprenditori del territorio che erano entrati come soci di Airiminum, attraverso la società Rimini partecipazioni, hanno deciso di lasciare la compagine societaria. L’atto di cessione delle quote è stato firmato nei giorni scorsi, anche se pare che l’addio dei riminesi ad Airiminum fosse nell’aria ormai da tempo. Un divorzio che, va detto subito, non cambia per il momento le sorti del ‘Fellini’, ma mai prima nella sua storia era successo che l’aeroporto non avesse un solo riminese tra i suoi gestori.
E pensare che gli imprenditori Simone Badioli (gruppo Aeffe), Enrico Pinetti (Aircoop) e il compianto Raffaele Ciuffoli (albergatore e fondatore della ItalCamel) erano stati da subito convinti sostenitori del nuovo corso del ‘Fellini’. Pinetti, Badioli e i Ciuffoli detenevano attraverso Rimini partecipazioni una quota di minoranza, ma comunque consistente della società di gestione dell’aeroporto. I riminesi erano entrati in Airiminum impegnandosi a sottoscrivere 950mila euro, che (prima della cessione) era pari al 23,75% delle quote della società di gestione del ‘Fellini’. Di quei 950mila euro, Pinetti, Badioli e i Ciuffoli avevano già versato nel tempo 500mila euro. Soldi che hanno avuto indietro da Airiminum, non appena hanno firmato l’accordo per la cessione delle loro quote. Con il loro addio ora non c’è più alcun riminese tra i soci dell’aeroporto. Il divorzio è stato rimandato più volte, ma poi i riminesi hanno deciso di non voler più restare nella compagine societaria, sempre più in mano così a Leonardo Corbucci, il socio di maggioranza e amministratore delegato della società.
Quali sono state le cause del divorzio? Bocche cucite da parte degli interessati, ma pare che all’origine della decisione ci siano anche tensioni e diversità di vedute tra gli imprenditori riminesi e lo stesso Corbucci. Tensioni che si erano già più volte manifestate in passato, quando Aircoop qualche mese fa aveva deciso improvvisamente di lasciare la storica gestione del bar e del servizio di ristorazione all’interno del ‘Fellini’, per dopo le complicate trattative per il rinnovo d’affitto dei locali all’interno dell’aeroporto. Aircoop poi aveva fatto marcia indietro e aveva ripresto l’attività, ma la tregua con Corbucci è durata solo pochi mesi (leggi l’articolo qui sotto). E adesso tutti i riminesi che avevano sostenuto fin dal 2014 la nuova gestione di Airiminum, hanno deciso di dare l’addio al ‘Fellini’.