Gli strani gatti di Melissa Panarello nel primo libro per bambini

MELISSA PANARELLO, GLI STRANI GATTI DI BRUNILDE SALTAMERENDA (ELECTAKIDS, PP. 128, EURO 16.90)

Troviamo tre gatti diventati umani nel primo romanzo per bambini di Melissa Panarello, l’autrice di ‘Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire’ con cui ha esordito nel 2003. In un’avventura tra realtà e magia la scrittrice ci racconta la storia di Brunilde, una bambina di 8 anni e dei suoi mici in ‘Gli strani gatti di Brunilde Saltamerenda’ che sarà in libreria il 18 ottobre per ElectaKids.

È mattina quando la casa della bambina viene scossa da un terremoto. Tutti corrono per mettersi in salvo, ma Brunilde è decisa a recuperare i tre gatti che fino a pochi istanti prima dormivano con lei e che vorrebbe tanto si trasformassero in umani. Ed è proprio quello che alla fine accade, perché a volte le catastrofi riescono a provocare magie inaspettate. I tre mici diventano pestiferi bambini, difficilissimi da tenere a bada perché dietro l’aspetto umano restano gatti in tutto e per tutto. Per lei a questo punto le cose si complicano: i suoi genitori sono bloccati in un paese vicino, sani e salvi ma irraggiungibili e Brunilde con i tre nuovi “amici” viene accolta in un rifugio dedicato a chi è rimasto senza una casa. Brunilde è per la prima volta sola, senza più punti di riferimento. Ma anche il suo corpo subirà una trasformazione misteriosa. E lei, giorno dopo giorno, saprà affezionarsi a questa nuova realtà e a quegli indomabili gatti-bambini che la fanno disperare ma le mostrano cosa significa prendersi cura di qualcun altro e le fanno capire che casa non è mai dove sei, ma con chi sei.

Melissa Panarello, che ha scritto e interpretato il podcast destinato ai bambini ‘C’era una volta e c’è ancora’, ed è autrice di romanzi come ‘Il primo dolore’ (La Nave di Teseo) e ‘Cuori arcani’ (Mondadori), in questo suo primo libro per i più piccoli ci fa vivere un’avventura magica sul senso della responsabilità, su come stare in armonia con gli altri senza rinunciare alla propria libertà e selvatichezza, sul valore dell’amicizia e della famiglia come luoghi da cui tutti veniamo, scappiamo e a cui tutti, prima o poi, torniamo. 


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