A settembre stava per diventare parroco di Domagnano poi, senza dare spiegazioni alla comunità che stava per accoglierlo, all’improvviso è stato trasferito a Milano presso l’Istituto Pastorale San Pio X°, un ente religiso dedito al rapporto con i giovani universitari, molto legato al movimento politico cattolico di Comunione e Liberazione. Sebbene presso questo centro il parroco sia stato tenuto in un regime di semi riservatezza, con rapporti estremamente limitati quando non addirittura negati, ora da mesi del prete latino americano non si ha più notizia. Forte è la preoccupazione dei tanti conoscenti sopratutto della comunità di Mercatale di Sassocorvaro e altissima è quella di coloro che attendevano da lui una decisione anche sul piano legale, dato che, come abbiamo già scritto il 18 novembre scorso, pare che il sacerdote abbia stretto relazioni che entrano in contrasto con l’esercizio del sacramento. “Nessun giudizio di merito – scrivevamo ieri e confermiamo oggi – se un parroco ha relazioni interpersonali con l’altro sesso, ma in questo caso pare ci si trovi di fronte ad una scelta più definita, fino al punto che il sacerdote pare abbia messo su famiglia. Una possibilità legittima per ogni uomo, ma che, secondo le regole della dottrina, è incompatibile con l’esercizio del sacerdozio”.
La Tribuna