Il saluto della Reggenza alla Delegazione Esteri Deputati Italiani

La Reggenza è lieta di salutare la presenza nella Repubblica di San Marino della Delegazione della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati della Repubblica italiana, guidata dal suo presidente, Onorevole Stefano Stefani, nella particolare occasione del settantesimo anniversario della Convenzione di Amicizia e Buon Vicinato tra Italia e San Marino

L’iniziativa odierna è stata voluta dalle Commissioni Affari Esteri dei due rispettivi Paesi ed oggi, in questa stessa sede, si è potuto avviare un confronto diretto e costruttivo fra i Rappresentanti parlamentari di due Stati legati, oltre che da una sincera e duratura amicizia, da vincoli di collaborazione che si definiscono tramite una attività bilaterale nei più disparati ambiti dell’agire quotidiano: nel settore del sociale, dell’economia, della finanza, della giustizia, della sanità.

Nonostante nella nostra storia comune abbiano trovato spazio alcuni passaggi caratterizzati, anche nel momento attuale, da fasi di tensione e incomprensioni, la Reggenza è certa che l’amicizia sia ancora il fondamento dei rapporti bilaterali fra i  nostri Paesi. San Marino e l’Italia, pur territorialmente distinti e autonomi, proprio perché accomunati dalla stessa tradizione linguistica, culturale e religiosa sono chiamati a intensificare i momenti di collaborazione e di intesa riconducibili ad un agire comune verso obiettivi condivisi.

L’iniziativa di oggi si inserisce pertanto in questo contesto di rafforzamento delle relazioni bilaterali, anche sul piano parlamentare, che consentiranno – ne siamo certi – di compiere ulteriori passi in avanti verso il compimento di fondamentali obiettivi di politica estera, e per i quali la Reggenza auspica una pronta risoluzione. In particolare, ci auguriamo che si possa giungere presto alla firma dell’intesa in materia finanziaria e di quella contro le doppie imposizioni fiscali, già da tempo definite sul piano tecnico. La conclusione di tali accordi, che mirano a favorire un interesse reciproco, consentirebbe il rilancio di nuove e costruttive relazioni edificate per il tramite di una collaborazione fruttuosa e duratura, a beneficio di un crescente interscambio fra le nostre attività economiche, finanziarie e produttive.

La Reggenza si compiace che l’incontro a livello parlamentare di stamani si sia svolto nella cornice di Palazzo Pubblico, sede del potere istituzionale sammarinese, nella sala che storicamente ospita le sedute del Consiglio Grande e Generale, organo legislativo della nostra Repubblica. In questo luogo, espressione delle scelte e della volontà popolare e spazio di confronto democratico fra le forze che compongono il Governo della comunità della gente di San Marino, una iscrizione sulla parete proclama come la sovranità risieda nel Consiglio. Il ruolo di centralità assegnato al Parlamento crea un vincolo di forte responsabilità fra Governanti e Governati, che contraddistingue la stessa forma di governo democratico. Coloro che gestiscono la ‘res publica’ sono tenuti a conformare la propria condotta ai parametri di etica politica posti alla base della democrazia: il perseguimento dell’interesse generale dello Stato e il bene dei suoi cittadini. Così operando, potremo tutti contribuire, ognuno nell’ambito delle proprie competenze e dei limiti posti dal ruolo ricoperto, a riaccendere un rinnovato clima di fiducia nei confronti delle Istituzioni, soprattutto nelle giovani generazioni, che appaiono sempre più distanti e disinteressate alla vita politica dei loro paesi.  

E’ per noi altresì un onore ricordare in questa occasione che la tradizione statuale e democratica sammarinese è stata riconosciuta anche dall’UNESCO, che lo scorso anno ha iscritto il sito “San Marino: Centro storico e Monte Titano” nel patrimonio universale dell’umanità, quale “testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno, avendo esercitato con una continuità unica e senza interruzione il ruolo di Capitale di una Repubblica indipendente dal XIII secolo”.

La Reggenza desidera assicurare fin da ora il proprio sostegno per successivi momenti di approfondimento fra le nostre due realtà; l’intento è quello di confrontarsi in un clima di reciproco arricchimento, necessario per affrontare le questioni contingenti che caratterizzano il nostro rapporto bilaterale, ma anche i problemi quotidiani, correlati al difficile momento storico che il mondo intero sta attraversando.

Signor Presidente,
Onorevoli membri della Commissione Affari Esteri e Comunitari,
nello spirito di una amicizia profonda e consolidata, siamo lieti di rinnovarVi il nostro più cordiale benvenuto in Repubblica unito ai più fervidi auspici per il successo della vostra attività parlamentare e politica.

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