Cara Patrizia Gallo, rispondo al tuo intervento apparso su un organo di stampa e non certo per polemizzare. Spero che in tanti leggano le tue considerazioni, anche coloro i quali hanno avuto ed avranno responsabilità di Governo prossimamente…Sarà difficile che qualcuno contesti le situazioni da te descritte, l’ottimizzazione dei Servizi, il potenziamento del Personale addetto è davvero necessario ed auspicabile.Del resto, esiste una variegata espressione di situazioni patologiche e/o traumatiche fra loro diverse, dalle condizioni definibili più o meno gravi, gravissime, momentanee o permanenti, visibili o invisibili ecc…il cosiddetto mondo delle persone disabili. Un contesto sociale molto complesso che vede coinvolto a San Marino ragionevolmente, sebbene un censimento preciso ancora non esista, più di un migliaio di persone.Riguardo a questo tema, questi ultimi due anni, politicamente particolarmente tumultuosi, io penso che non siano trascorsi invano. Anzi, si è diffusa nella società una maggiore consapevolezza e sensibilità, ed anche nella classe politica, credo che si sia iniziato un percorso di miglior comprensione verso questi problemi. Un attenzione che poi di fatto si è tradotta in programmi, e qualche azione concreta: l’inserimento, per la prima volta, di un articolo specifico sulla disabilità nella Legge di Bilancio dello Stato, l’abbattimento delle barriere architettoniche in diversi edifici pubblici del Centro Storico, l’estensione dei beneficiari dei congedi e permessi retribuiti, il Voto ai malati intrasportabili….
Purtroppo le note vicende politiche oltre a fermare il Paese e le varie Riforme condivise e sottoscritte, hanno stoppato il resto del lavoro: il varo del Testo Unico in materia, l’istituzione di un “Ufficio Informahandicap”, il Progetto di Legge per la tutela giudiziaria, la Legge sul Volontariato e l’associazionismo, che attendeva praticamente solo l’Iter Consiliare…
Anche alcune Istanze d’Arengo, che evidenziavano problemi reali e pressanti (aiuti alle persone sorde, i congedi retribuiti di due anni, ad esempio)…sono rimaste purtroppo senza risposta, perché rinviate in buona fede al Testo Unico sopracitato.
Occorre fare molto e molto di più, certamente, oltre a dar corso al lavoro già predisposto dal Governo uscente, io penso che serva istituzionalizzare un tavolo di confronto con le associazioni, coinvolgendo le Segreterie di Stato maggiormente interessate. Insistere sul terreno della comunicazione massmediatica e culturale. Riprendere i percorsi di investimento per l’autonomia e l’indipendenza delle persone con disabilità. Adeguare gli ausili e gli specifici programmi del sistema scolastico e dell’inserimento lavorativo, alle nuove tecnologie, incentivando l’uso di internet. “Riformare” delle modalità di accesso ai diritti”, sperimentando l’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), al fine di chiarire le modalità ed i criteri di presa in carico, da parte dello Stato, dello svantaggio, prevedendo anche adeguati percorsi di inclusione sociale, che rendano esigibile un Progetto di vita di ogni persona, sia con assistenza parziale o continua, che indipendente. Garantire, possibilmente, la continuità didattica. Considerare In ambito previdenziale, quale “lavoro usurante”, anche l’assistenza a famigliari disabili gravi, e proporre il prepensionamento di 5 anni, come spiraglio di intervento (questa proposta in Italia è già stata approvata dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati),
Ma c’è una cosa molto importante, che l’ultimo Governo ha voluto con determinazione: la ratifica della Convenzione ONU per la Tutela della Persona con Disabilità. Questo, oltre a garantire alle persone con disabilità più strumenti di tutela, impegnerà fortemente San Marino ad adeguarsi perché obbliga il Paese a predisporre le strategie di attuazione e di monitoraggio, attraverso un piano di azione, coordinando le competenze istituzionali, pubbliche e quelle dell’associazionismo privato.
Insomma c’è davvero tanto da fare, e se servirà “scuotere l’albero” per ottenere frutti su queste questioni, sono certo che tu, io e tanti altri non si tireranno indietro.
La politica deve assecondare e sostenere sempre con maggiore impegno, risorse economiche ed incisività le complesse problematiche delle persone disabili, e questo il Centro-Sinistra lo ha già dimostrato e continuerà ad esprimere concretamente ancora.
C’è anche un ultimo aspetto Patrizia, da tenere ben presente: “salvaguardare la situazione esistente”, una raccomandazione questa, non secondaria, direi anzi fondamentale. In merito a questo, chissà se sei a conoscenza di ciò che sta accadendo in questi giorni nella vicina Italia, con i provvedimenti sconsiderati del Governo di Centro-Destra sulla Scuola e sui Permessi Lavorativi che stanno mettendo in ginocchio inesorabilmente, le famiglie con figli disabili?…
Con profondo rispetto.
Mirko Tomassoni