Si interrompe in semifinale il cammino di Matteo Gigante nella 32ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, Challenger ATP 125 (montepremi € 181.250), in dirittura d’arrivo sui campi in terra del Centro Cassa di Risparmio di Montecchio.
Il 23enne romano, n.137 della classifica mondiale e terza testa di serie, con una vistosa fasciatura al ginocchio destro, ha ceduto per 7-6(5) 6-4, in un’ora e 38 minuti, allo slovacco Lukas Klein (n.186) che raggiunge così il croato Dino Prizmic nell’atto conclusivo (in programma domenica alle 19.30). Il 27enne di Spisska Nova Ves ha avuto un rendimento notevole al servizio, salvando le quattro palle break concesse, e dimostrando lucidità nel tie-break del primo parziale. Poi nel secondo ha strappato il servizio al giocatore capitolino, conservando il vantaggio fino al 5-4, quando Gigante (sostenuto dal numeroso pubblico presente) ha provato un estremo tentativo di riaggancio, senza però riuscire a concretizzare tre chance per il contro-break, annullando tre match point prima di capitolare però al quarto, con una risposta in corridoio per l’esultanza di Klein, in questo torneo capace di eliminare in precedenza anche il francese Royer (n.1 del seeding) e l’austriaco Neumayer (n.7).
In precedenza aveva staccato il pass per la finale il croato Dino Prizmic. Il Next Gen di Spalato (n.157 del ranking mondiale), quinta testa di serie, si è imposto con il punteggio di 6-1 4-6 6-3, dopo quasi due ore e mezza di lotta, sull’argentino Thiago Tirante (n.118 Atp), secondo favorito del torneo e finalista domenica scorsa a Trieste.
Il primo set è stato un monologo del giovane croato, 20 anni il prossimo 5 agosto. Approfittando anche di un Tirante assai più falloso del solito, il croato ha strappato due volte la battuta al sudamericano, volando sul 5-0. A quel punto il 24enne di Mar del Plata è riuscito a cancellare lo zero nello score, tuttavia nel game seguente Prizmic è stato di nuovo implacabile chiudendo la frazione in poco più di 25 minuti (24 punti conquistati sui 35 giocati). Sullo slancio il vincitore dei Challenger di Zagabria e Bratislava quest’anno e finalista a Milano (cedendo a Marco Cecchinato) ha iniziato il secondo parziale togliendo il servizio all’avversario, che però ha piazzato l’immediato contro-break (grazie a due doppi falli di Prizmic) e si è portato per la prima volta in vantaggio, allungando fino al 3-1. Riaggancio del croato sul 3-3, poi sul 4-4 Tirante ha salvato una palla-break con una prima di servizio vincente prima di salire 5-4 e poi nel game seguente coronare i suoi sforzi con una risposta nei piedi del rivale, così da portare la sfida al terzo set. Frazione decisiva che ha seguito i turni di servizio fino al settimo gioco, quando Prizmic, riprendendo a spingere da fondo, con alcune accelerazioni di diritto incontenibili, ha piazzato il break (4-3), confermato nel gioco seguente, per poi di slancio chiudere al nono game, così da raggiungere la quarta finale nel 2025 nel circuito Challenger.
“E’ stata una vera battaglia contro un giocatore davvero solido sulla terra – il commento a caldo di Dino Prizmic, quarto nella Race to Jeddah che designerà i protagonisti delle Next Gen Atp Finals – Nel primo set sono riuscito ad esprimermi ad alto livello, poi ho accusato un leggero calo subendo il ritorno di Tirante, però ho cercato dentro di me la concentrazione per ritrovare il mio tennis e ci sono riuscito. Essere in finale è una bella soddisfazione, anche perché ho cercato di pensare solo un match alla volta per dare il massimo, senza preoccuparmi del risultato. Preferenze di avversario? Sinceramente no, in ogni caso sono due giocatori di qualità e dovrò prepararmi al meglio, cercando di riposare e recuperare energie”.
Intanto il torneo ha emesso il suo primo verdetto con l’assegnazione del titolo del doppio: ad aggiudicarselo, nella finale disputata in tarda mattinata (anticipata per consentire ai giocatori di raggiungere in tempo le sedi dei prossimi impegni nel tour), la coppia formata dal polacco Karol Drzewiecki e dal taiwanese Ray Ho, che ha rispettato fino in fondo il ruolo di numero 1 del tabellone superando 7-5 7-6(3), in un’ora e 41 minuti di gioco, lo slovacco Milos Karol e l’ucraino Vitaliy Sachko. Questi ultimi possono recriminare per aver mancato 5 set-point nel primo parziale, nel quale erano avanti 5-3 prima di subire il ritorno degli avversari. In particolare per il 29enne davisman polacco si tratta del 15° titolo di specialità nel circuito Challenger, il terzo stagionale dopo Cordoba e Oeiras, mentre per il 25enne mancino asiatico è il sesto trionfo in questa categoria di tornei nel 2025 su nove finali disputate.
RISULTATI
Singolare, semifinali: Lukas Klein (Svk) b. Matteo Gigante (Ita, n.3) 7-6(5) 6-4, Dino Prizmic (Cro, n.5) b. Thiago Agustin Tirante (Arg, n.2) 6-1 4-6 6-3
Doppio, finale: Karol Drzewiecki/Ray Ho (Pol/Tpe, n.1) b. Milos Karol/Vitaliy Sachko (Svk/Ucr) 7-5 7-6(3).