Io non ho fiducia
Senza paura, dice Mattia Feltri.
No, con paura, ma con coraggio, bisogna ripetere le cose che dice Mattia.
A 33 anni dalla morte di Enzo Tortora.
Non fu un errore giudiziario.
Fu esibizione di potere. Un misto di protervia, superficialità, disumanità, impunità, presunzione di superiorità.
L’evidenza dell’errore non ci salvò dall’orrore.
Anziché l’evidenza di quel che non si doveva fare, divento’ la prova che tutto si poteva fare.
La prova dell’onnipotenza.
Coloro che accusarono e condannarono Tortora fecero carriera.
Fu un cambio di paradigma.
La magistratura esercitava( esercita) il potere di decidere della vita e della morte, la stampa esalta il potere.
Da lì a poco il suicidio di Sergio Moroni, “quando la parola è flebile”.
Gerardo D’Ambrosio, vice capo della Procura di Milano e poi deputato del PDS, disse che si era ammazzato per vergogna.
L’Indipendente di Vittorio Feltri scrisse che si era ammazzato perché coinvolto nelle ruberie di partito,”capirai era socialista” scrisse.
Quel processo fini’ in nulla. Tutti assolti.
Poi si ammazzarono altre 48 persone.
Qualcuno mori di crepacuore, Vincenzo Balzano, segretario amministrativo del Psi, “Balzamo infarto da mazzetta” scrissero i giornali.
Craxi mori’ in Tunisia, cuore e polmoni non ce la facevano più, aveva un piede in cancrena. Era un “foruncolo” per Di Pietro, poi eletto alla Camera per il PDS( poi Pd), poi nominato ministro da Prodi.
Per la Corte di Giustizia Europea, a Craxi fu impedito di difendersi.
Una non notizia per i giornali italiani.
Adesso la Corte chiede al governo italiano di spiegare se a Berlusconi fu consentito di difendersi. Ci risiamo.
Poi si è visto come funziona.
Palamara che spiega come la magistratura fa politica. Con le nomine, le sentenze, l’aggressione giudiziaria.
E poi Davigo e Amara ect ect.
E i politici tacciono per paura.
Hanno fiducia nella Magistratura, dicono.
Io penso a Tortora, Balzamo, Sergio Moroni, Craxi e ai tanti che sono morti.
Democrazia compresa.
Io non ho fiducia.
Sergio Pizzolante