La CSU ha incontrato l’OSLA

Con l’incontro di oggi con l’OSLA, è iniziato il calendario di incontri predisposto dalla Centrale Sindacale Unitaria con le categorie economiche che hanno sottoscritto l’accordo tripartito del luglio 2009, per proseguire la campagna sindacale “Rompiamo l’immobilismo” e rilanciare le tematiche prioritarie per il paese.

Nei loro interventi introduttivi, i responsabili della CSU hanno illustrato ai dirigenti dell’’OSLA, rappresentata dal Presidente Luigi Tontini e dal Segretario Giorgio Chiaruzzi, le forti preoccupazioni del movimento sindacale per la grave situazione economico-occupazionale, politica e sociale che vive il paese. Un quadro che vede la continua perdita di posti di lavoro in particolare nel settore industriale; l’aggravarsi dei rapporti con l’Italia, che ha portato ad un vero e proprio accerchiamento della guardia di finanza ai confini della Repubblica; il conflitto all’interno delle istituzioni, che ha visto come ultimo atto la vicenda di Banca Centrale; le fibrillazioni all’interno della maggioranza, che denotano una sostanziale debolezza del quadro di Governo, di fronte a sfide inedite e di portata epocale. 

A questo quadro così problematico si aggiunge la mancata firma da parte dell’ANIS al contratto dell’industria, che ha lasciato senza contratto circa 8mila lavoratori del settore, e gli incomprensibili ritardi che l’Esecutivo sta accumulando nell’avviare ad approvazione la nuova legge sugli ammortizzatori sociali, particolarmente urgente e necessaria per dare sostegno ai lavoratori colpiti dalla grave crisi economica in atto. In generale, quale principale preoccupazione, oltre alla normalizzazione dei rapporti con lo stato italiano, la CSU ha posto l’accento sulla totale assenza da parte dell’Esecutivo di un progetto di sviluppo che riposizioni l’economia sammarinese e recuperi quei segmenti di economia che sono stati persi. 

Ciò che serve – hanno concordato CSU e OSLA – è raccogliere le idee che le diverse parti sociali hanno elaborato, per definire un progetto complessivo di sviluppo economico-occupazionale in grado di salvaguardare l’economia esistente, attirare nuovi investimenti produttivi e creare nuova occupazione per i giovani e per coloro che hanno perso il posto di lavoro.

Oltre a ciò, sia la CSU che l’OSLA hanno sottolineato l’opportunità persa con il fallimento del tavolo tripartito, che doveva rappresentare il principale strumento per rilanciare il paese attraverso l’affermazione di un clima di forte coesione sociale. La mancata firma dell’ANIS all’accordo del 9 luglio, anche a causa del ruolo non sufficientemente autorevole del Governo, ha sancito il fallimento di quel tavolo, impedendo di realizzare quella coesione e unità di intenti tra tutte le parti rappresentative dell’economia e della società di cui ha fortemente necessità il paese. L’incontro di oggi con l’OSLA è stata anche un’occasione per un primo scambio di valutazioni generali in vista dell’avvio della trattativa per i rinnovi dei contratti di lavoro scaduti il 31 dicembre 2009: edilizia, commercio e servizi.

 

Ufficio Stampa CSdL