La rivoluzione del segreto bancario sammarinese e’ legge

Il Consiglio grande e generale ha approvato ieri in seduta notturna la modifica alla normativa “Legge sulle imprese e sui servizi finanziari e assicurativi” con 33 voti a favore e 19 astenuti. Il Titano si mette cosi’ in avanti per l’esame del Moneyval, comitato del Consiglio d’Europa per la valutazione di misure contro il riciclaggio dei capitali, previsto a settembre, dimostrando che dalla buona volonta’ e’ passato ai fatti. “Con l’approvazione della legge- spiega il relatore di maggioranza del provvedimento, Teodoro Lonfernini, consigliere Pdcs- San Marino segna un ulteriore passo significativo sulla strada di quella emancipazione che da tempo le organizzazioni internazionali hanno richiesto per essere considerato un Paese affidabile e collaborativo”.
D’ora in avanti il segreto bancario degli istituti sammarinesi cambia volto e diventa “quella riservatezza che deve essere alla base di un corretto rapporto professionale e che le istituzioni devono garantire”. L’articolo 4 della normativa elenca i soggetti e funzionari pubblici a cui il segreto bancario d’ora in poi non potra’ essere opposto: i commissari di legge, Banca centrale, Agenzia di informazione finanziaria, Ufficio centrale di collegamento. “Tutte autorita’- chiarisce Lonfenini- preposte al controllo di una corretta azione di contrasto a fenomeni distorsivi che possono verificarsi all’interno dei sistemi finanziari ed economici”.
L’opposizione si e’ astenuta, riconoscendo che “la materia del segreto bancario- spiega il relatore Pier Marino Mularoni, consigliere Ddc- e’ importante e delicata, con pesanti ricadute a livello di immagine e va affrontata con competenza e moderazione”. Nel corso dell’iter legislativo percio’ “la minoranza- prosegue Mularoni- si e’ posta in termini costruttivi nell’interesse supremo del Paese”, apportando contributi ed emendamenti.
Il perimetro del segreto bancario, che ha rappresentato per decenni un pilastro per l’economia del piccolo Stato, viene ristretto per complicare la vita agli evasori d’oltre confine: “E’ innegabile- puntualizza nel suo riferimento il segretario di Stato per le Finanze, Gabriele Gatti- che il nuovo segreto bancario risultera’ tale da limitarne un suo utilizzo, volto a consentire la sottrazione dai doveri di contribuzione nei confronti del fisco del proprio paese, in presenza di accordi bilaterali”.

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