L’adesione allo scudo copre anche il consulente..dal Sole24ore

Il consulente che ha concorso nel reato tributario riceve copertura dall’adesione allo scudo fiscale da parte del contribuente. L’indicazione è contenuta nel documento “Scudo fiscale, disciplina antiriciclaggio e adempimenti dei professionisti” diffuso ieri ad opera del gruppo di lavoro sull’antiriciclaggio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Il documento ribadisce che il decreto 78/2009 sullo scudo-ter impone ai professionisti contattati per l’emersione di fare l’adeguata verifica e di registrare i dati e conservarli. Si tratta però di obblighi che sembrano fuori luogo in considerazione del fatto che si tratta di adempimenti già assolti dall’intermediario e che non possono in nessun caso essere strumentali all’individuazione di un’operazione dalla quale la legge non richiede più la degnazione. Ulteriore chiarimento riguarda la circostanza che se i fondi scudati provengono dai reati per i quali il legislatore ha previsto l’estinzione con l’emersione, allora l’obbligo di segnalare le operazioni sospette decade.
V. M, L’emersione copre anche il consulente, in Il Sole 24 Ore, pag. 35 27.11.2009

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