Per alcune piccole imprese l’evasione fiscale è una condizione necessaria di sopravvivenza, vista la pressione fiscale che oggi vige in Italia.
Lo afferma il presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio Maggioli, precisando alcune sue dichiarazioni apparse sulla stampa locale.
Maggioli, invitando a tenere presenti le anomalie turistiche e stagionali quando si prendono in esame statistiche relative a Rimini, spiega che molti imprenditori non potrebbero sopravvivere rispettando le attuali aliquote. Una situazione da cui si può uscire solo con un patto in cui lo Stato si impegni a un consistente ribasso fiscale.
L’intervento di Maggioli:
In premessa, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, mi sembra opportuno sottolineare che l’esito di certe ricerche statistiche nazionali, quando esse impattano su un territorio come quello di Rimini, forniscono dati talora alterati perché i ricercatori non tengono conto delle milioni di presenze turistiche che per nostra fortuna si registrano a Rimini.
Ciò detto, riguardo ad alcune dichiarazioni rilasciate ad un quotidiano locale, è giusto precisare che l’evasione delle piccole imprese, oltre ad essere facile – perché sono entità dove tutto si fa in famiglia – è anche una condizione necessaria di sopravvivenza. A fronte dei tanti rischi che il piccolo operatore corre nella sua attività, infatti, esso non gode di un trattamento fiscale tale da permettergli di continuare il proprio lavoro, se deve sottostare alle aliquote che oggi vigono in Italia.
In quel 25% di soggetti che denunciano poco reddito, pertanto, sicuramente ci sono anche i piccoli operatori, ma – come ho appena precisato – è altrettanto vero che in maniera diversa essi non potrebbero sopravvivere.
Per migliorare la situazione sarebbe opportuno che il patto fra Stato e contribuente venisse riscritto, con lo Stato che si impegna ad offrire un ribasso deciso della pressione fiscale. Solo a queste condizione i piccoli possono essere virtuosi e sopravvivere.
NEWSRIMINI.IT