BASTA CON LE POLEMICHE!
Non soddisfatto di avere creato un allarme del tutto ingiustificato, di avere irresponsabilmente diffuso informazioni non corrispondenti al vero, di avere trascinato la Cassa di Risparmio in polemiche pretestuose e con finalità esclusivamente politiche, il Consigliere Fiorenzo Stolfi insiste caparbiamente nella sua crociata contro la Cassa di Risparmio, lanciando nuove accuse all’attuale dirigenza di Cassa e Fondazione ed esaltando incredibilmente l’operato della precedente.
Alcune risposte appaiono doverose fin da ora.
In primo luogo rilevo la confusione che il Consigliere Stolfi fa, e credo deliberatamente e non per ignoranza, fra gli amministratori della Fondazione e quelli della Cassa. Mentre i primi rappresentano la proprietà ed esercitano soprattutto ruoli di controllo, i secondi hanno il compito di amministrare la banca. Sono quindi ben diverse le responsabilità dei due Consigli di Amministrazione e dei rispettivi Presidenti, che, fra l’altro, non agiscono in conto proprio ma rispondono del loro operato ai rispettivi Consigli. Il fare di ogni erba un fascio non può che corrispondere alla volontà di sferrare un attacco chiaramente strumentale e di natura politica.
Tutto ciò è confermato anche dal tentativo di coinvolgermi nella diatriba Cassa-Sopaf e nelle trattative intercorse, quando tutti sanno bene che l’acquisto delle azioni Delta detenute da Sopaf è avvenuto prima del mio arrivo in Fondazione. Per il resto, su questa vicenda, essendo aperti due fascicoli presso due diversi Tribunali, a San Marino ed in Italia, credo sia bene attendere i risultati delle indagini in corso prima di arrivare a conclusioni che appaiono quanto meno avventate.
Proseguendo, non posso fare a meno di rigettare le analisi assolutamente superficiali condotte sul Bilancio della Cassa dal Consigliere Stolfi, che dimostra così di volersi sostituire alla società di revisione, che lo ha certificato, all’advisor internazionale che lo ha avvalorata ed alla stessa Banca Centrale. Occorre ribadire che il disavanzo che il Consigliere Stolfi ha annunciato in Consiglio Grande e Generale, alla ricerca di uno scoop e senza preoccuparsi delle possibili conseguenze, è prevalentemente dovuto non a perdite di esercizio ma agli accantonamenti effettuati per fare fronte alle prevedibili future perdite legate al Gruppo Delta, di cui non è certamente responsabile l’attuale dirigenza della Cassa. Non mettere in relazione questi due aspetti e sottacere che la Cassa continua ad avere un patrimonio di 295 milioni, il più elevato fra tutte le banche della Repubblica, non può essere interpretato che come una manifestazione di disonestà intellettuale ed il tentativo di mettere in difficoltà la Cassa. Un vero e proprio attacco alla prima banca della Repubblica.
Non è inoltre possibile esprimere i pesanti giudizi che Egli in questi giorni ha espresso, senza tenere conto delle condizioni in cui ha operato Cassa di Risparmio in questi ultimi due anni. Essa ha dovuto fare fronte allo scudo fiscale ed all’uscita di 1,5 miliardi di euro quando tutte le sue risorse erano impegnate in Delta, in conseguenza di scelte molto discutibili che hanno determinato una concentrazione eccessiva del rischio ed hanno pesantemente condizionato l’attività della Cassa. Era inevitabile che l’impegno messo in campo per aumentare la raccolta dalla clientela, le elevate spese connesse alle procedure in corso ed i forti impieghi in Delta, bloccati e non remunerativi, producessero effetti sul conto economico. Anche i finanziamenti ottenuti da Banca Centrale e da altre Banche hanno comportato costi rilevanti, in quanto non solo Cassa ha prestato a tutti le dovute garanzie ma ha anche riconosciuto considerevoli interessi. E’ possibile valutare il Bilancio senza tenere conto di tutto questo? Grazie alle iniziative messe in atto, al sostegno ricevuto dalle istituzioni e dal sistema, alla fiducia della clientela ed al grande impegno profuso da tutti i dipendenti ci stiamo lasciando alle spalle le enormi difficoltà incontrate. Perché mettere in discussione tutto questo per una polemica politica di basso livello?
Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS