Mancini (PSRS): L’Azione del Governo non incisiva per risolvere la crisi

Il raggiungimento del traguardo di metà legislatura impone lo svolgimento di alcune valutazioni sull’azione prodotta dal Patto per San Marino.

Le politiche prodotte dall’attuale compagine di governo stanno evidentemente aggravando la crisi economica e sociale affrontata dal Paese e, purtroppo, lo spettro di una terribile crisi sistemica è ormai dietro all’angolo.

Nonostante autorevoli esponenti di governo e maggioranza continuino a lanciare messaggi rassicuranti, la dura realtà è sotto i nostri occhi: centinaia di imprese già chiuse ed altrettante pronte a farlo; il tasso di disoccupazione, soprattutto quello giovanile, che galoppa verso livelli mai raggiunti prima d’ora; il progressivo indebolimento del sistema finanziario con molti istituti di credito sofferenti; l’inesorabile appesantimento dello stato di precarietà della finanza pubblica.

Il Patto per San Marino ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di contrastare adeguatamente la deriva economica, finanziaria e sociale in atto, in quanto non ha un progetto Paese complessivo finalizzato alla realizzazione di un modello di sviluppo innovativo basato sulla legalità, sulla trasparenza e sulla piena ed effettiva integrazione con la Comunità Internazionale.

Ma sulla maggioranza grava soprattutto l’incapacità di pervenire ad una concreta normalizzazione dei rapporti con la Repubblica Italiana, che è l’assoluta priorità per intraprendere una qualsiasi strategia d’uscita dall’attuale fase di emergenza. Quello che era stato il cavallo di battaglia dell’ultima campagna elettorale del Patto, si è trasformato in un micidiale boomerang visto che le relazioni tra i due Stati sono state praticamente azzerate dall’azione contraddittoria messa in campo dal governo, che ha inanellato alcune “perle”, come la defenestrazione del vertice di Banca Centrale, la conferenza stampa romana di una delegazione del governo di fronte al Parlamento italiano, gli attacchi sconsiderati al Ministro Tremonti operati da esponenti di governo e da forze politiche della maggioranza e l’assurda discriminazione perpetrata nei confronti dei lavoratori frontalieri, che hanno fatto naufragare ogni possibilità di definire positivamente il contenzioso italo-sammarinese.

Il Paese sta sprofondando verso il baratro e, mentre il Patto sembra non averne maturato ancora la consapevolezza dato che prosegue la sua azione concentrandosi prevalentemente sulla ricerca spasmodica di qualche appoggio dai banchi della minoranza, nella società civile monta sempre di più la protesta che giovedì si concretizzerà nel terzo sciopero generale dall’inizio della legislatura.

Il Partito Socialista Riformista Sammarinese è molto attento e sensibile alle istanze sollevate in questo momento particolarmente delicato e difficile della nostra Repubblica dalle forze sociali, economiche, culturali e dall’intera cittadinanza e farà di tutto per contrastare la deriva economica, finanziaria e sociale in corso, che viene appesantita dall’immobilismo progettuale e dall’incapacità decisionale manifestate dal governo e dalla maggioranza.

Nelle prossime settimane il PSRS intraprenderà una serie di iniziative pubbliche, nell’ambito delle quali verranno presentati ufficialmente al Paese il Progetto “SAN MARINO 2020” ed alcune proposte di legge con l’obiettivo di superare la profonda crisi economica e sociale in atto e di costruire un nuovo Sistema San Marino, pienamente integrato con la Comunità Internazionale e fondato su una fattiva collaborazione e sul reciproco rispetto con la vicina Italia.

Attualmente, infatti, al Paese non servono tatticismi esasperati e manovre di palazzo. Al Paese serve un’immediata svolta politica che il PSRS intende promuovere con ogni mezzo democratico a sua disposizione, in quanto la situazione di profonda difficoltà in cui versa la nostra Repubblica si potrà superare solo con un progetto politico, economico e culturale innovativo ed orientato ad un deciso cambiamento dei metodi di gestione della cosa pubblica che dovranno essere imperniati sulla legalità, sulla trasparenza e su una rinnovata etica pubblica.

Ufficio Stampa PSRS