Migranti e politica, Tchameni (Il Terzo Mondo ODV): “Basta propaganda, Ravenna deve scegliere l’integrazione”

Dopo lo sbarco di 67 persone a Marina di Ravenna, il presidente dell’associazione Il Terzo Mondo lancia un appello alle forze politiche: “Serve coerenza, non slogan”

La questione migratoria torna al centro del dibattito politico a Ravenna, anche in vista delle imminenti elezioni amministrative. Dopo l’arrivo della nave Solidaire con 67 migranti soccorsi nel Mediterraneo, attraccata il 6 maggio nel porto di Marina di Ravenna, è intervenuto con forza Charles Tchameni Tchienga, presidente dell’associazione Il Terzo Mondo ODV, lanciando un appello accorato alle forze politiche locali e nazionali.

Tchameni ha commentato con tono critico e riflessivo alcune dichiarazioni della candidata sindaca Veronica Verlicchi, esponente della lista civica La Pigna, che aveva chiesto maggiore coerenza da parte di chi sostiene le attuali politiche migratorie del governo Meloni, pur criticando l’arrivo dei migranti a Ravenna. “Chi apprezza quella linea dovrebbe avere il coraggio di dirlo chiaramente, spiegando alla cittadinanza perché la città continua ad accogliere migranti pur sostenendo un governo che predica il contrario”, ha dichiarato Tchameni.

Il leader dell’ODV sottolinea la contraddizione tra le parole e i fatti, evidenziando come le attuali strategie migratorie nazionali rischino di alimentare l’irregolarità e, di conseguenza, la marginalità sociale: “Ridurre migranti regolari a situazioni di clandestinità non favorisce l’integrazione, ma genera nuove fragilità e possibili tensioni”.

Tchameni, nel riconoscere come “positivo e coraggioso” il passo di Verlicchi rispetto alla narrativa dominante, si augura che non si tratti di una semplice manovra elettorale, ma di un segnale autentico di apertura. E promette di non restare a guardare: “La nostra associazione si farà promotrice di un incontro pubblico con istituzioni, sindacati e società civile per affrontare con serietà il tema dell’immigrazione e dell’integrazione”.

Nessun buonismo, ma giustizia e dignità, ribadisce il presidente: “Accogliere chi fugge da guerre, violenze e abusi non è ideologia, è responsabilità umana e politica. Si tratta di bambini, donne e uomini che cercano protezione e speranza, non invasori da respingere”.

Un messaggio diretto anche a chi, nel panorama politico locale, continua a strumentalizzare il tema per raccogliere consenso: “Invito gli altri candidati e i sostenitori del governo Meloni a dimostrare la stessa onestà intellettuale, smettendola di illudere la popolazione con promesse irrealizzabili o scorciatoie pericolose”.

“Ravenna deve scegliere che città vuole essere”, conclude Tchameni. “Una città divisa dalla paura o una comunità che, nella diversità, trova la sua forza e il suo futuro”.