Misano Adriatico, il Comitato “No Amianto” ottiene una prima vittoria: sospeso il progetto di stoccaggio

Gli attivisti: “Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità”. Ma l’attenzione resta alta: convocato un incontro pubblico per mercoledì 30 luglio.

Il Comitato per la tutela e lo sviluppo della zona artigianale di Misano Adriatico esulta per un primo, importante risultato nella battaglia contro il progetto di deposito di amianto e trattamento rifiuti. “Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità!” scrivono gli attivisti in un comunicato diffuso oggi, riferendosi alla decisione dell’azienda coinvolta di sospendere la parte del progetto relativa allo stoccaggio dell’amianto.

La battaglia del comitato va avanti da oltre cinque mesi contro un progetto che prevedeva anche il trattamento dei rifiuti RAEE e la frantumazione degli inerti, in una zona adiacente a un quartiere abitativo della zona artigianale. I cittadini hanno denunciato fin da subito i rischi legati alla salute e alla vivibilità del quartiere, sottolineando come il progetto fosse stato inizialmente presentato in modo minimizzante dall’amministrazione comunale, che lo aveva addirittura definito “utile”.

“Cosa sarebbe successo se i cittadini non lo avessero scoperto e non avessero opposto resistenza?” si chiedono ora gli attivisti, convinti che senza mobilitazione “il deposito ci sarebbe già, nel pieno benestare di chi lo ha tutelato per mesi”.

Secondo il comitato, la sospensione del progetto da parte dell’azienda non è ancora una garanzia definitiva, ma lascia “tutto il tempo utile per un eventuale ricorso al TAR”. Per questo motivo l’allerta resta alta. “Potrebbe trattarsi solo della quiete prima della tempesta”, avvertono, sottolineando l’assenza di un atto ufficiale che confermi la rinuncia definitiva.

Il gruppo evidenzia anche un’anomalia a monte: la modifica del Piano Urbanistico Generale (PUG), che ha classificato Misano come area idonea allo stoccaggio di rifiuti tossici, una scelta che i cittadini faticano a comprendere, specie alla luce della presenza di un polo produttivo già avviato e florido.

Nel frattempo, gli imprenditori della zona artigianale hanno avviato autonomamente operazioni di bonifica dei vecchi tetti in eternit, promuovendo azioni concrete a favore dell’ambiente. “Hanno dato il buon esempio, mettendoci la faccia e investendo risorse proprie”, si legge nel comunicato. “Cosa diversa è per il resto del territorio, sul quale dovrebbe vigilare l’amministrazione pubblica”.

Il Comitato ha annunciato che il lavoro di sensibilizzazione e opposizione non si fermerà fino a quando Misano non sarà “messa in sicurezza totale da tutto ciò che potrebbe arrecare un danno conclamato alla salute, all’ambiente, al lavoro e ai sacrifici di tutta la sua popolazione”.

A tal proposito, è stato organizzato un incontro cittadino per mercoledì 30 luglio, alle ore 20:45, presso la tensostruttura del Villaggio Argentina (Piazza Pio X, 1). L’appuntamento prevede interventi di tecnici e professionisti sanitari e sarà aperto a tutti i comitati e alla cittadinanza. Il comitato ha ufficialmente invitato il Sindaco Fabrizio Piccioni, chiedendo che partecipi per spiegare “che cosa ha fatto concretamente l’amministrazione fino ad ora e che cosa farà per tutelare il nostro territorio in futuro”.

Nella lettera formale di invito protocollata il 21 luglio, il presidente Henrich Nobili sottolinea che la presenza del Sindaco sarebbe “un segno tangibile dell’attenzione che l’Amministrazione Comunale riserva al benessere della comunità” e un apprezzamento verso chi “si impegna quotidianamente per migliorare la nostra città e salvaguardarla da pericoli di conclamata rilevanza”.

Il Comitato attende una risposta ufficiale e rinnova l’invito alla partecipazione di tutti i cittadini.

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