Nel prossimo Consiglio in un o.d.g. verrà riproposta la richiesta di bandire la caccia al cinghiale

Nella seduta del Consiglio Grande e Generale di questa settimana viene riproposto un o.d.g. di Sinistra Unita per bandire la caccia al cinghiale nella Repubblica di San Marino, o.d.g. non esaminato nella  lunga seduta di dicembre a causa di questioni più urgenti. Il Comitato di Cordinamento per la tutela dell’ambiente, della fauna e della salute dei cittadini, organismo costituitosi lo scorso Novembre, che accoglie in sé diverse Associazioni a difesa dell’ambiente naturale e della sicurezza dei cittadini, in particolare, APAS, AMS, OasiVerde, Comitato per la tutela dell’Ambiente e della Salute, Ass. Culturale Don Chisciotte, Movimento S8marino, Orgoglio Operaio e Pro Bimbi,),  auspica vivamente che questa volta il Parlamento voglia prendere in seria considerazione la problematica, per giungere a bandire questo tipo di caccia, pericolosa per le persone, cruenta per gli animali, cani compresi e assolutamente fuori luogo per la limitata estensione delle aree adibite. Inoltre, il Comitato sottolinea l’assoluta mancanza di censimenti sulla densità dei cinghiali nei nostri boschi, quindi l’assenza di dati certi che possano giustificarne i prelievi. Anzi, sulla base delle conoscenze disponibili, il cinghiale risulta specie occasionale, cioè di passaggio in territorio, a meno che non venga indotto a transitarvi, come pare venga fatto….per poi deciderne l’abbattimento.  Il Comitato di Coordinamento nei mesi scorsi non ha mancato di informare attraverso un proprio documento, la Reggenza, il Segretario di Stato al Territorio, e i capigruppo consiliari, affinché fossero a conoscenza delle istanze condivise e formalizzate dalle Associazioni aderenti. Tali Associazioni esprimono inoltre forte preoccupazione, poiché pare che la caccia al cinghiale prosegua oltre i limiti di tempo consentiti dal regolamento (29 Dicembre 2011) in forma individuale e da parte di piccoli gruppi di cacciatori, i quali, organizzerebbero vere e proprie battute clandestine fuori da ogni legalità, cosa per la quale è stato allertato il Servizio di Vigilanza ecologica, affinché persegua codesti atti di bracconaggio. Il Comitato, con l’occasione ribadisce le proprie posizioni nei seguenti punti:
-revoca del Decreto D. n. 166 del 15 ottobre 2010 che istituisce il regolamento di caccia al cinghiale;
– modifica in tempi brevi della Legge 12 Aprile 2007 n.52 (Legge di istituzione dell’Osservatorio) affinché questo organismo possa divenire a tutti gli effetti Organismo Paritetico, incrementando in esso  il numero dei rappresentanti delle Associazioni ambientaliste e animaliste. Al momento infatti, vi è un solo rappresentante per tutte le Associazioni, mentre la Federazione sammarinese della Caccia .ne ha ben tre, con diritto di voto sulle decisioni riguardanti il calendario venatorio (!)
– istituzione di un corpo di Guardie Zoofile volontarie, con facoltà di perseguire le infrazioni venatorie e i casi di maltrattamento degli animali, coadiuvando in tal modo il Servizio Guardie ecologiche e il Servizio cinofilo;
– che il Comitato di Coordinamento per la Tutela dell’ambiente, della fauna e salute dei cittadini, possa assumere un ruolo consultivo riguardo a dette questioni, e che sia garantito il diritto all’informazione di Associazioni e singoli cittadini.
Il C.d.C. confida in una attenta valutazione di quanto esposto da parte dei singoli membri del Consiglio Grande e Generale, ribadendo che l’ambiente naturale è un bene di tutti, i quali hanno diritto a viverlo in armonia con le altre creature che lo popolano, che non debbono essere assoggettate all’arbitrio, agli interessi personali e allo sfruttamento di pochi, per piacere o pericoloso, quanto inutile passatempo, mettendo a repentaglio la tranquillità e la sicurezza della gente.