Ordine del giorno relativo alla Convenzione ONU per la tutela dei disabili

Ordine del Giorno sottoscritto dai Consiglieri Tomassoni, Stolfi e Macina in merito alla Convenzione ONU per la Tutela delle persone con Disabilità, per sollecitare ed impegnare il Governo a promuovere entro 30 giorni un ampia discussione in Consiglio Grande e Generale e, conseguentemente, a rendere edotta la cittadinanza e a intraprendere percorsi concreti e partecipati per garantire il monitoraggio sul territorio sammarinese dei principi sanciti dalla Convenzione.

 

Il testo è questo:

 

‘’ Eccellenze

Assieme ai colleghi firmatari,….presento un Ordine del Giorno in riferimento alla stipula della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.

 

Circa un paio di settimane fa, attraverso un Comunicato sui Giornali, ho inteso sollecitare il Governo su questo tema, ma quelle sollecitazioni, raccomandazioni, attese, che non sono solo le mie, ma di tante famiglie sammarinesi, sembrano cadute nella totale INDIFFERENZA.

 

Questo silenzio, questa disattenzione, pur nella consapevolezza degli impegni o di altre priorità che il Governo possa avere in questo periodo, sono ingiustificabili.

 

Siccome io penso che la nostra società è matura per comprendere che le persone disabili non sono un “peso sociale”, ma una risorsa a cui vanno riconosciute le giuste attenzioni e garantiti i diritti sanciti dalla Convenzione, credo che, se vogliamo definirci una classe politica che ha a cuore queste cose e che se ne fa carico, occorra che prendiamo la cosa con maggior impegno, convinzione e soprattutto responsabilità.

 

La Ratifica della Convenzione ONU da parte di questo Consiglio, ha una rilevanza oltre che sociale e storica, di massima importanza, perché è di una portata universale per tutti i cittadini.

 

Qualche giorno fa leggevo il primo articolo della Dichiarazione dei Diritti Umani siglata nel 1948. Ebbene, le prime parole di quel documento sono semplici, ma al tempo stesso assai profonde :< Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza>. Il secondo periodo dell’articolo ci consegna poi una bella indicazione di solidarietà, ricordandoci che siamo dotati di < ragione e coscienza > e che è dunque nostro dovere utilizzare tali strumenti al meglio, come del resto è stato fatto nelle lunghe battaglie di rivendicazione dei diritti umani. 

 

La Convenzione per la Tutela delle persone con Disabilità, primo Trattato sui Diritti Umani di questo millennio, non è quindi il solito punto di partenza, ma è l’esito della continua lotta che tutti gli uomini dotati di < ragione e coscienza> hanno condotto con l’obiettivo di contribuire alla composizione di una società più giusta e più attenta ai bisogni di ciascuno, di sentirsi felici della propria esistenza, e quindi  felici di vivere.

 

Stiamo per fare un salto di qualità, imprimendo attraverso la Convenzione, una forte accelerazione a questo percorso. I Governi che hanno ratificato e che ratificheranno la Convenzione, saranno obbligati a trattare le persone disabili come soggetti di legge con diritti meglio definiti e finalmente sanciti da apposite norme. La Ratifica insomma, richiederà a quel Paese di lavorare progressivamente verso misure che consentano alle persone disabili un miglior accesso ai trasporti, alla salute, all’educazione, al tempo libero ecc…E’ un testo quello della Convenzione che vale la pena leggere perché ci rinfresca la memoria….oltre ai diritti per così dire “classici”, come l’accessibilità, quindi le barriere architettoniche, il lavoro ecc…la Convenzione ne prevede altri che valgono universalmente, pertanto non solo per le persone disabili: ad esempio l’Art 10 Diritto alla Vita connaturato alla persona umana, l’Art  13 l’accesso alla Giustizia, l’Art 18 La Libertà di Movimento e Cittadinanza…la particolarità dell’Art 6 riferito alle discriminazioni multiple (Donne e disabilità ad esempio), per non dire della parte relativa ai diritti alla salute.

 

Insomma c’è tanto su cui ragionare, c’è tanto su cui confrontarsi, c’è tanto da fare…occorre fare.

 

Nella stesura di questa Convenzione le persone disabili hanno avuto un ruolo di primaria importanza, il merito va alle Associazioni di persone disabili di tutto il mondo che hanno contribuito a questo lavoro, per l’elaborazione di un Documento così importante e di così generale portata.

 

La tutela dei diritti umani delle persone con disabilità solleva principi e valori che parlano all’insieme dei popoli del mondo. Rivendicare i principi della non discriminazione, delle pari opportunità, individuare gli obiettivi di mainstreaming delle politiche, dell’Universal design nelle progettazioni, del superamento di qualsiasi politica di segregazione, costruire e sviluppare linguaggi e culture capaci di costruire società inclusive, che offrano a tutte le diversità umane la possibilità di essere tutelate e valorizzate, e di contribuire ad uno sviluppo inclusivo basato sulla pace e la giustizia sociale, sono valori che parlano a tutti i popoli del mondo.

Le potenzialità della globalizzazione, finora limitata ad interessi economici e di mercato, che non tengono conto dei diritti umani, risultano evidenti se emerge con forza la necessità di una politica mondiale non decisa solo dai governi (e spesso da pochi governi), non determinata solo dagli interessi delle multinazionali e dei potentati economici, ma costruita con la diretta partecipazione delle persone, delle ONG, della società civile. “L’ONU dei popoli” questo è lo slogan che si legge al Palazzo di Vetro…è l’ONU che le persone con disabilità stanno dimostrando possibile proprio nella scrittura della Convenzione che tutela i loro diritti umani, in cui si sono resi protagonisti al pari dei governi.

 

Per anni le persone disabili sono state considerate un “peso sociale”, soggetti esclusivamente da aiutare o da compatire in quanto disabili, ossia portatori di una evidente difficoltà, che occultava il buono “la risorsa” positiva che c’era in loro. Oggi invece, tante persone disabili, si sentono orgogliose di questa Convenzione che ha valore in ogni angolo del pianeta, immaginate ai tanti Paesi in via di sviluppo e a quali penose condizioni, ultimi tra gli ultimi, si trovino a vivere in quelle situazioni le persone con disabilità!?

 

Allora sta a noi tutti colleghi Consiglieri, vigilare affinchè questa Convenzione sia implementata, perché se lo scopo di questa è proteggere e garantire il pieno e uguale godimento di tutti i diritti umani e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità, allora noi tutti dobbiamo essere presenti in ogni luogo a difesa delle persone sottoposte alle limitazioni dei loro diritti fondamentali.

 

Oggi il Segretario agli Esteri Mularoni non è presente, trovandosi, ironia della sorte, proprio alla 64 Assemblea Generale dell’ONU a New York dove uno degli argomenti prevalenti in Agenda, oltre alle misure sui cambiamenti climatici, è proprio il rispetto dei Diritti Umani.  Avrei voluto che anche lei fosse qui per ascoltare questa presentazione di un Ordine del Giorno proprio sul rispetto di un Trattato sui Diritti Umani, convinto che si sarebbe pronunciata con le migliori attenzioni, intenzioni e promesse.

 

Ad ogni modo Eccellenza, ad oggi siamo in forte ritardo, questi impegni rischiano di essere ignorati, disattesi, per cui Eccellenze chiedo di poter leggere e mettere ai voti il presente Ordine del Giorno, che ha lo scopo di spronare appunto l’Esecutivo su questo Argomento.

 

Mirko Tomassoni

 

 

  • Le proposte di Reggini Auto