Parchi e strade da ‘difendere’Ecco la mappa della città a rischio

Parchi, edifici abbandonati, ma anche strade, piazzette, locali e lungomare. La mappa della città a rischio si sta infittendo di ‘crocette’, con cui devono fare i conti le forze dell’ordine, mentre l’assessore alla Polizia municipale, Roberto Biagini, parla di “una polveriera”.

Parchi e vecchi stabili, sono da sempre il ricettacolo di sbandati. In città, il piccolo spazio verde a ridosso della stazione, dicono, è diventato impraticabile. A una certa ora, passarci accanto può essere molto pericoloso. Ubriachi e spacciatori tengono lontano il resto della città, e la Polizia municipale ha allertato Hera qualche giorno fa per la sporcizia che hanno accumulato. Parco Cervi, XXV Aprile e Renzi, vengono costantemente monitorati dal Nucleo ambientale dei vigili urbani, così come il Marecchia.

Ma sono soprattutto i primi che a una certa ora del pomeriggio diventano il dormitorio degli extracomunitari che non possono permettersi di pagarsi un residence. Non si salva nemmeno Lagomaggio, ma la situazione peggiora tra Miramare e Marebello. Spazi verdi con i giochi per i bambini, sono troppo spesso abbandonati dalle famiglie che sotto l’altalena trovano l’ubriaco che sta dormendo. Se ti azzardi a dir loro qualcosa, rischi grosso. Così ai parchi Nervi e Pertini dove dormono e ci fanno anche tutto il resto.

La gente ormai ci ha rinunciato, o se è costretta a passarci, lo fa di buon passo e guardando per terra. A scadenze fisse, arrivano le divise per farli sloggiare, ma tornano sempre. Sono in gran parte magrebini, iracheni, qualche romeno. Quanto agli edifici abbandonati, ce ne sono a iosa. Ma adesso, i senzatetto hanno scoperto anche nuovi ostelli, come la ex corderia di Viserba o l’ex capannone di Hera, in via Dario Campana, da dove continuano a cacciarli e dove continuano a tornare. La Bolognese, poi, è un ‘classico’ .

 Ma è il lungomare, soprattutto la sera, e soprattutto tra Miramare e Marebello, dove si concentrano gli hotel in cui gli extracomunitari dormono per pochi soldi (con relativi locali) a far paura. Nelle settimane scorse, i cittadini sono stati costretti a chiamare le forze dell’ordine parecchie volte. Gente ubriaca alle quattro del pomeriggio che lanciava sedie o importunava i passanti. Con niente da fare se non attaccarsi alla bottiglia, la sera si trasformano in mine vaganti. Hanno i loro locali, raccontano gli addetti ai ‘lavori’, posti dove si tira l’alba e dove continuano a bere. Quando non lo trovano lì, raccontano, ci sono sempre un paio di negozi di alimentari aperti fino all’alba dove possono rifornirsi, risparmiando. Il risultato sono strade e piazze insicure, come via Rapallo o via Mantova, o piazzale Kennedy.

 La scorso fine settimana, le divise hanno contato sette ‘batterie’ di pallinari stanziati sui marciapiedi di Miramare. Ogni gruppo è composto da sei-sette persone, pronte ad iscenare la commedia per ripulire l’ingenuo di turno. Sono quasi tutti romeni, russi e slavi. I russi aiutano i romeni e fanno quasi sempre da ‘palo’. Per una ventina di euro, avvertono se arriva la polizia. Pochi i napoletani, dove anche nel gioco delle tre carte, sono stati soppiantati dagli stranieri. Un ‘popolo’ che vive di truffe, contro cui l’unico strumento, nemmeno tante efficace, è il foglio di via.

Biagini si è fatto un ‘giro’, dalle 19 alle 21. “All’interno di certi parchi è un macello — dice — nonostante facciano controlli a tappeto. Nordafricani e romeni ubriachi fradici, se la situazione è così già a quell’ora, la notte può succedere di tutto. Ormai è necessario un presidio quotidiano di queste zone, si tratta solo di trovare una sinergia tra le forze dell’ordine”. Per questo ha avuto un lungo colloquio con il nuovo questore di Rimini, Oreste Capocasa. “Concordiamo in pieno sulle strategie da adottare, tra Polizia municipale e Questura ci sarà piena collaborazione”.