La ricerca, che ha prodotto la pubblicazione di un libro dal titolo “Paesaggio, storia e partecipazione. La Convenzione Europea a San Marino” (Officina Edizioni 2009) di Biancamaria Rizzo e Anna Laura Palazzo, approfondisce il tema del paesaggio proponendo una possibile e decisamente innovativa declinazione della Convenzione Europea del Paesaggio, sottoscritta da San Marino nel 2000.
La ricerca prova ad attivare e a fare interagire positivamente differenti canali di raccolta del sapere esperto e di ascolto del sapere comune in termini di identità del paesaggio sammarinese, per come essa viene restituita dalle analisi delle caratteristiche naturalistico/ambientali, dalla ricostruzione delle testimonianze storiche e dalla percezione degli abitanti, e per come viene “offerta” oggi ai visitatori esterni.
Approfondimento dei comparti paesaggistici; digitalizzazione del Catasto Baronio e confronto con quello attuale; somministrazione di un questionario sulla percezione del paesaggio ad un campione di 800 capi famiglia; interviste agli stakeholder. Questi sono stati gli strumenti principali di cui si è avvalsa la ricerca per formulare conclusioni che fossero concretamente incardinate alla realtà locale.
Lo strumento di raccolta e organizzazione delle istanze e priorità emerse dai tre orizzonti problematici considerati (Paesaggio e Natura; Paesaggio e Storia; Paesaggio e Sapere comune) è stato individuato nel Manifesto del Paesaggio di San Marino, che vuol essere un riferimento teorico e pratico trasversale rispetto agli strumenti di governo del territorio: “manifesto”, appunto, per le caratteristiche di sintesi e semplicità e lo sforzo di comunicazione effettuato per portare le tematiche paesaggistiche e ambientali fuori dagli ambienti specialistici, verso la popolazione la quale, tutta, è ugualmente coinvolta nei processi di trasformazione territoriale, come appunto sostenuto dalla Convenzione Europea.
Il Manifesto delinea, a valle del quadro conoscitivo, presupposti, criteri, orientamenti strategici e strumenti finalizzati a perseguire politiche sostenibili e condivise per il paesaggio orientando la definizione delle discipline di intervento nelle forme più adeguate per la tutela, la valorizzazione e la gestione.
