Sabato 17 giugno 2017 ore 20 – INGRESSO LIBERO
PROCESSO ALLA COVER
IMPUTATI
Mal dei Primitives e Johnny Charlton dei Rokes
in rappresentanza di tutti gli interpreti degli Anni Sessanta
GIURIA
Massimiliano Pani (presidente)
Michele Neri e Claudio Scarpa (giudici a latere)
PUBBLICO MINISTERO
Vince Tempera
AVVOCATO DIFENSORE
Michele Bovi
CANCELLIERI
San Marino Concert Band
CORTE D’APPELLO
Il Pubblico in sala
I Favolosi Anni Sessanta della canzone italiana sono stati tali in virtù del fenomeno delle cover, ossia brani catturati in testa alla hit parade americana o inglese tradotti o adattati nella nostra lingua da abili e rapidi parolieri e affidati a interpreti nostrani che li hanno portati al successo. Tutte le canzoni più popolari di quel periodo, incise da artisti come Mina e Adriano Celentano, Equipe 84 e Dik Dik, dai gruppi inglesi Rokes e Primitives, erano cover. Un fenomeno tramontato nei tre decenni successivi con l’affermazione dei cantautori, ma ritornato in auge da oltre quindici anni anche nei repertori di artisti di spessore come Franco Battiato, Piero Pelù, Negramaro. A tentare un giudizio definitivo sulla cover – autentica opera dell’ingegno o scaltro espediente artistico? – sarà un vero e proprio processo ospitato sabato 17 giugno nella Repubblica di San Marino. L’Aula di giustizia creata per la circostanza è l’Auditorium Little Tony di Serravalle, nel giorno della sua inaugurazione. Il processo sarà aperto al pubblico, con una giuria presieduta da Massimiliano Pani, compositore, produttore discografico e conduttore televisivo. Giudici a latere: il direttore di Vinile, Michele Neri e il caporedattore di Nuovo Ciao Amici, Claudio Scarpa, delegato a elencare i capi di imputazione in quanto autore del libro “Ma che cover abbiamo noi”. A rappresentare la pubblica accusa sarà il maestro Vince Tempera, decano dei direttori di orchestra del Festival di Sanremo. Il ruolo di difensore sarà invece affidato al giornalista Michele Bovi. Sul banco degli imputati, a rappresentare la nutrita categoria degli interpreti di cover degli Anni Sessanta, siederanno Mal dei Primitives e Johnny Charlton dei Rokes, ovvero i rappresentanti dei due gruppi più beneficiati da quel fenomeno musicale che sta nel capo d’imputazione. A illustrare i corpi del reato sarà la San Marino Concert Band diretta dal maestro Dino Gnassi, chiamata a eseguire con le voci di Tania Cantantessa Cervelleri e Roberto Moghe Moretti tutte le cover di maggior successo della Hit Parade di quell’epoca irripetibile della musica italiana e internazionale. In caso di condanna gli imputati potranno ricorrere in Appello e il verdetto definitivo in tal caso spetterà alla giuria popolare rappresentata dal pubblico presente in sala.