PROSEGUE LO SCONTRO FRA AP E PSD

E’ decisamente lontano il tempo dell’idillio tra Partito dei socialisti e dei democratici e Alleanza popolare. Ex colleghi di maggioranza nell’ultima legislatura e ora nemici giurati che di giorno in giorno si rinfacciano qualcosa. Ap ha infatti rigettato al mittente la richiesta di un governo di unita’ nazionale per affrontare la difficile fase di crisi economica e sociale che sta attraversando il Paese. Secondo il Psd, invece, sarebbe “il minimo che qualsiasi amministratore dotato di buon senso potrebbe auspicare”. Gli ex colleghi di governo, denuncia il partito di Fiorenzo Stolfi e Claudio Felici, “invece di fermarsi un attimo a meditare, reagiscono d’istinto e di pancia denunciando un attacco alle poltrone su cui stanno seduti”. Forse, si interrogano da via Ordelaffi, Ap non ricorda di essere al governo da piu’ di tre anni, e invece di pensare al futuro “fa festa mentre il Paese affonda”.
E allora a rinfrescare la memoria ad Alberto Selva e soci corre in aiuto il Psd. “Chi ha ridotto i rapporti con l’Italia a brandelli? Chi sta svendendo la sovranita’ e la dignita’ del nostro Stato? Chi sta trasformando la sala giochi in casino’? Chi non ha difeso la Cassa di Risparmio? E la politica estera fantozziana?”. Queste le domande poste in una nota, in cui si chiede di riflettere “sullo stato in cui versa il Paese, sulle grandi preoccupazioni che ricadono sulle famiglie, sul futuro, sulla necessita’ di mantenere in vita e in salute la nostra Repubblica”.
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