GNASSI: DA ANNI LANCIAMO APPELLI SENZA MAI RISPOSTE STRUTTURALI. (DIRE) Rimini, 7 dic. – Torna a calare il numero delle denunce di reati in provincia di Rimini. Secondo la tradizionale classifica del ”Sole 24 Ore” sono 26.631 nel 2014, contro le 26.741 del 2013. Un calo “lieve”, dello 0,41%, commenta il presidente della Provincia, Andrea Gnassi, che “segna un interessante dato in controtendenza dopo che tra 2012 e 2013 statisticamente si determino” un aumento delle denunce dell”8,3%”. Ma che vale comunque il secondo posto in Italia. Certo, il quotidiano degli industriali spiega “chiaramente” che la provincia di Rimini e” “penalizzata dal fatto di avere una popolazione di appena 335.000 persone che i flussi turistici portano pero” alla dimensione di una grande citta””, dentro la regione col rapporto piu” alto tra numero di denunce e residenti. In Emilia-Romagna, argomenta Gnassi, c”e” una “propensione alla denuncia che non e” riscontrabile altrove e che, in buona sostanza, si traduce nella tenuta della relazione fiduciaria tra cittadino e istituzione”. Pero” c”e” anche “un meccanismo di ”maggiore attrattivita”” nei confronti della criminalita” da parte di quei territori che meglio si difendono dalla difficile congiuntura economica”. Da qui l”aumento di furti e borseggi che minano la percezione di sicurezza, mentre calano di oltre l”8% le rapine e di quasi il 13% gli scippi grazie a “una maggiore presenza ”fisica e evidente” sia sulla costa che nell”entroterra” delle forze dell”ordine. Per cui “senza la collaborazione tra Prefettura, forze dell”ordine e Comuni, la situazione sarebbe molto piu” grave”.
Da 30 anni la provincia di Rimini chiede piu” agenti e la “promozione” della sua Questura, ma le risposte sono sempre “contingenti e mai strutturali”. Per cui, conclude Gnassi, “senza uno Stato che metta la sicurezza al posto principale della sua agenda, i territori saranno costretti sempre di piu” a stringere i denti per tenere, piuttosto che pensare a migliorare”. (Som/ Dire)