Gli interventi e le riforme immediate da realizzare nel breve periodo sono le seguenti:
1) COMMERCIO E TURISMO: Elaborazione di un progetto integrato per il rilancio delle attività commerciali e turistiche, che preveda la riforma delle normative che limitano le iniziative private esterne, la riqualificazione del Centro Storico di San Marino e la promozione di eventi di alto livello, la nascita di un centro benessere di eccellenza, la realizzazione di una grande area commerciale all’aperto tra Dogana e Serravalle.
2) SISTEMA IMPRENDITORIALE: Riconversione dell’apparato produttivo e dei servizi inserendo innovazione e nuove tecnologie, nuovi prodotti, centri di ricerca scientifica; utilizzando tutte le risorse umane e finanziarie interne; riducendo drasticamente le pratiche burocratiche e abolendo il sistema concessorio sostituito da pubblici requisiti per avviare le attività; trasformando le società anonime in società per azioni e valorizzando la libera impresa con un apposito statuto; sostegno alle nostre imprese per l’inserimento nei mercati internazionali; varo di un provvedimento legislativo per la protezione degli investimenti esteri; adozione di provvedimenti per incentivare l’imprenditoria giovanile; sostegno attivo del lavoro autonomo e della piccola impresa.
3) CENTRO FINANZIARIO: Consolidamento e sviluppo del centro finanziario per una sua graduale internazionalizzazione, mettendo in pratica puntualmente il progetto settoriale approvato dal Consiglio Grande e Generale per fare sistema; uscita delle banche dal capitale sociale di Banca Centrale per ripristinare la separazione tra controllori e controllati.
4) TERRITORIO: Elaborazione di un piano infrastrutturale per la riqualificazione del territorio edificato e non, ridefinendo l’intero assetto per i prossimi dieci anni con l’obiettivo di definire la viabilità interna e i collegamenti esterni, viari, navali ed aerei; di realizzare una completa rete informatica; di soddisfare le esigenze familiari di coloro che non sono proprietari di una abitazione; di dare la possibilità di riconvertire gli edifici industriali in commerciali; di dare spazio ad un piano casa impostato e gestito da una immobiliare pubblica alla quale affidare anche il compito di gestire il patrimonio edilizio e agricolo dello Stato.
5) GREEN ECONOMY: Impostazione di un piano energetico generale che riguardi le fonti rinnovabili e il miglioramento della normativa vigente per il settore; l’approvvigionamento dell’acqua dentro il territorio; lo smaltimento ed il riciclaggio dei rifiuti compresa la rete fognaria; la limitazione dell’ utilizzo delle energie fossili.
6) FINANZA PUBBLICA: Riforma delle normative sulla finanza pubblica per una lettura del bilancio comprensibile a tutti; per concretizzare un bilancio di programma; per eliminare sprechi e spese inutili; per introdurre l’analisi costi/benefici. Obiettivi prioritari sono l’acquisizione di nuove entrate non aleatorie; la diminuzione in percentuale della spesa corrente pari a due punti all’anno per consentire una politica economica efficace; la ristrutturazione del debito statale con l’emissione di titoli del debito pubblico nella forma più idonea; una gestione oculata e trasparente dei conti pubblici.
7) FISCALITA’: Realizzazione di un patto con le imprese e i cittadini per completare la riforma tributaria con le norme sul contenzioso, con la definizione dei diritti dei contribuenti, con l’introduzione del quoziente familiare, riducendo gradualmente le aliquote impositive a fronte dell’emersione di tutti i redditi imponibili; per migliorare e sburocratizzare il rapporto tra amministrazione finanziaria e imprese mettendo fine al cartaceo e introducendo la fattura elettronica; per il passaggio dalla monofase all’IVA.
8) POLITICA ESTERA: Impostazione di rapporti di cooperazione economica e di interscambio commerciale con gli Stati amici a cominciare da quelli dell’area mediterranea; normalizzazione dei rapporti con la Repubblica Italiana con l’obiettivo di definire un accordo di cooperazione economica; qualificare la presenza attiva della Repubblica negli organismi internazionali; utilizzo delle rete diplomatica e consolare per promuovere il Sistema Paese.
9) EUROPA: Nuovo rapporto con l’Unione Europea negoziando costi e benefici, preservando le peculiarità del nostro piccolo Stato, ai fini di un’eventuale adesione da confermare mediante apposito referendum popolare.
10) TERZO SETTORE: Varo di nuove e moderne normative per l’associazionismo, il volontariato, le società cooperative, per potenziare il terzo settore dell’economia ed utilizzarlo per servizi non strategici dello Stato in alternativa alla privatizzazione. Trasformazione dell’Azienda Statale dei Servizi in public company prevedendo un 30% di azionariato popolare sottoscrivibile dagli utenti. Abbandono della logica statalista nella gestione dei giochi con la socializzazione di una parte della società. Questi ultimi due provvedimenti possono fare affluire rilevanti risorse nelle casse dello stato.
11) STATO SOCIALE – SANITA’ – CULTURA: Consolidamento dello stato sociale con una gestione oculata delle risorse finanziarie, con la ricerca dell’eccellenza nei servizi erogati ai cittadini, con la formazione di un’alta professionalità degli addetti, con provvedimenti mirati alla stabilità della famiglia tradizionale e di fatto, a libere scelte di vita e di lavoro, alla sicurezza fisica e patrimoniale con una prevenzione e una repressione della criminalità. Impostazione di un progetto per gli anziani e di un progetto per le nuove generazioni prevedendo anche un salario di cittadinanza per i giovani che non trovano lavoro o che vogliono specializzarsi all’estero. Impegno per evitare il precariato e per offrire una prospettiva di vita stabile a tutti i lavoratori. Programmazione sanitaria che parta dalla prevenzione delle malattie per migliorare i livelli di salute dei cittadini e per una buona gestione delle risorse finanziarie. Impostazione di un progetto pluriennale per innalzare il livello culturale complessivo della popolazione, per promuovere il senso di appartenenza alla nostra piccola Terra, per diffondere lo spirito civico, per aprirsi a realtà esterne e a nuove conoscenze, per definire una nuova etica pubblica, per migliorare l’immagine di San Marino. Promozione dell’investimento in cultura, ricerca e formazione durante l’intero arco della vita per preparare i nuovi gruppi dirigenti e per creare un sistema dei saperi e delle conoscenze che diventi uno dei motori di sviluppo del nuovo Sistema San Marino.
12) ISTITUZIONI: Potenziamento dello Stato democratico con un completo riordinamento istituzionale che realizzi una corretta e completa attuazione della Carta dei Diritti. Trasformazione del rapporto di pubblico impiego in rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione regolato da contratto. Riorganizzazione unitaria delle forze di polizia. Regolamentazione del conflitto di interessi e delle incompatibilità. Modifica legislativa per consentire il pieno riconoscimento dei nuovi titoli di studio aprendo nuove opportunità ai giovani. Apertura di un confronto con l’obiettivo di condividere il superamento degli Albi professionali trasformandoli in libere associazioni. Revisione dell’ordinamento giudiziario e riforma del codice di procedura penale. Varo di urgenti normative in materia civilistica. Radicale riforma delle Giunte di castello. Revisione della legge elettorale per eliminare le discriminazioni tra i cittadini.