Quadro di Ligabue rubato nel ’91, il caso passa a Reggio Emilia

(ANSA) – AOSTA, 14 MAR – Non si celebrerà ad Aosta il
processo per ricettazione scaturito dal sequestro di un quadro
di Antonio Ligabue, ‘Autoritratto con spaventapasseri’,
risultato rubato nel 1991 in una villa di Boretto (Reggio
Emilia) e scoperto in una mostra al Forte di Bard (Aosta) nel
gennaio 2022. Lo ha stabilito il giudice monocratico di Aosta
Marco Tornatore, accogliendo un’eccezione difensiva. Gli atti
saranno così trasmessi alla procura di Reggio Emilia, che potrà
valutarli e decidere se esercitare l’azione penale.
    Sono imputati il curatore della mostra, Alessandro (detto
Sandro) Parmiggiani, di 76 anni, di Reggio Emilia, e la
gallerista Patrizia Lodi (68) di Sala Baganza (Parma). La donna
(oggi ottantenne) che subì il furto e l’associazione Forte di
Bard avevano chiesto di costituirsi parti civili. Secondo la
prospettiva difensiva il fatto contestato come reato si sarebbe
svolto nella provincia di Reggio Emilia, nel momento in cui il
quadro – con un valore stimato di 250-300 mila euro – è stato
consegnato al corriere per essere trasportato al Forte di Bard,
e non in Valle d’Aosta. Il pm di Aosta Giovanni Roteglia ha
ricostruito che Parmiggiani, tra i massimi esperti dell’artista
morto 58 anni fa a Gualtieri, ha avuto l’opera dalla gallerista
Patrizia Lodi, per poi organizzare la mostra ‘Antonio Ligabue e
il suo mondo’ e venderla al Forte di Bard. Di quel quadro –
sempre secondo gli inquirenti – Lodi non avrebbe accertato la
provenienza. Realizzato nel 1957-1958 e pagato 4.000 lire
all’epoca, dopo il furto del 1991 subì una modifica: la
rimozione di una libellula dipinta in alto a destra, poi
ricoperta con i colori del cielo. Un’operazione utile, secondo
gli investigatori, a mascherare l’opera. (ANSA).
   


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