Dopo le brevissime nevicate che hanno visto interessare i crinali della Romagna fino a 700-800 metri nel corso della domenica notte, l’aria fredda ha seguito ha fatto il suo ingresso portando temperature decisamente sotto media e gelate tardive. Gli effetti di questo colpo di coda dell’inverno si sono avvertiti soprattutto sulle pianure fra le ore notturne e mattutine di San Giuseppe appena trascorsa, rendendo indispensabili le attivazioni dei mezzi di difesa e di mitigazione ad opera delle aziende agricole.
Nel frattempo l’alta pressione che si è rinforzata praticamente su tutta l’Italia, ci rende partecipi di condizioni meteo stabili e piuttosto soleggiate anche in Emilia-Romagna. Ciononostante, la massa d’aria di origine artica che ci sta influenzando in questi giorni, si sposterà gradualmente verso sud-est, lasciando pian piano spazio a correnti sempre più miti ma ancora una volta cariche di pioggia provenienti da ovest.
Il primo fine settimana dopo l’equinozio di primavera 22-23 marzo) sarà segnato infatti dal transito di due diverse perturbazioni a breve distanza, la seconda delle quali potrebbe determinare il rischio di fenomeni intensi al Centro-Nord. Da venerdì 21 la nuvolosità si farà sempre più estesa e, specie nel weekend, in concomitanza del definitivo indebolimento dell’anticiclone, farà da apripista a nuove e abbondanti precipitazioni che si affacceranno dai settori appenninici. Durante questo primo peggioramento si intensificherà una ventilazione meridionale soprattutto al Centro-Sud, all’origine di un elevato gradiente termico: distinto fra le temperature sotto media lungo le Alpi e un caldo quasi estivo al sud.