Un servizio di trasporto irregolare tra il mare e le colline della movida si è trasformato in un guaio giudiziario per tre automobilisti fermati sabato sera dalla Polizia Locale intercomunale di Riccione, Misano Adriatico e Coriano. Le loro auto, cariche di giovani diretti alle discoteche, operavano come taxi abusivi, con corse pagate in contanti e fuori da ogni regola.
Il controllo è scattato nella zona del Marano, storicamente punto di ritrovo del popolo della notte. A bordo delle tre auto fermate, viaggiavano comitive di ragazzi poco più che diciottenni: secondo quanto ricostruito dagli agenti, ognuno di loro aveva versato 15 euro per essere accompagnato verso i locali della collina. Il servizio, stando alle prime verifiche, sarebbe stato organizzato da un promotore di serate ancora in fase di identificazione.
Pesantissime le sanzioni per i conducenti, tutti adulti. A loro è stato contestato l’articolo 86 del Codice della Strada, che regola il trasporto pubblico non autorizzato. Le multe partono da un minimo di 1.812 euro fino a oltre 7.200 euro, con in aggiunta la sospensione della patente da quattro a dodici mesi e il sequestro del veicolo ai fini della confisca.
Gli agenti hanno inoltre riscontrato un’irregolarità aggiuntiva: su ogni mezzo viaggiavano sei persone, un numero superiore alla capienza omologata dei veicoli, configurando quindi anche un eccesso di passeggeri.
L’episodio conferma l’attenzione crescente delle forze dell’ordine sulla sicurezza della movida e sul contrasto ai trasporti abusivi, fenomeno che ciclicamente si ripresenta nei fine settimana estivi tra Riccione e dintorni.