Si infiamma lo scontro politico sulla gestione della sicurezza a Riccione. Dopo le polemiche esplose nei giorni scorsi, con l’opposizione che ha attaccato la sindaca Daniela Angelini accusandola di inerzia, il senatore Marco Croatti del Movimento 5 Stelle interviene a difesa della prima cittadina, replicando duramente alle accuse mosse dal centrodestra e, in particolare, da Stefano Paolini di Fratelli d’Italia.
Croatti si unisce alla posizione già espressa dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e afferma: “La sicurezza non può essere materia di speculazioni politiche”. Il senatore riminese sottolinea come l’aumento degli episodi di violenza lungo la Riviera sia motivo di forte preoccupazione per i cittadini: “I cittadini sono esausti, frustrati e preoccupati per gli episodi di violenza sempre più gravi e numerosi che avvengono in Riviera”.
Croatti critica apertamente quella che definisce una “speculazione della destra”, che – secondo lui – punta a fare propaganda politica piuttosto che affrontare concretamente i problemi: “È paradossale che si tenti di speculare su questi episodi quando appare evidente a tutti che è proprio dal Governo che dovrebbero arrivare risposte per affrontare il problema nel breve e nel medio periodo”.
Il senatore del M5S indica la mancanza di rinforzi tra le principali criticità: “Servono maggiori rinforzi delle Forze di polizia, non solo per la stagione estiva ma anche in pianta stabile per aumentare il presidio del territorio, prevenire e reprimere situazioni di pericolo, a partire da quello rappresentato dalle baby gang che arrivano in Riviera non certo per godersi il sole”.
Croatti punta il dito contro le politiche del Governo Meloni: “La richiesta comprensibile dei cittadini, cavalcata dalla destra per fare propaganda, si scontra proprio con le scelte del governo Meloni di ridurre sempre più la presenza di forze di polizia nel nostro territorio”.
Nel suo intervento, il senatore evidenzia anche le cause più profonde del fenomeno delle baby gang, legandolo al disagio giovanile e alla marginalità sociale: “Le baby gang sono un segnale d’allarme di un disagio giovanile radicato in contesti di povertà educativa e marginalità sociale su cui è urgente intervenire”.
La proposta del Movimento 5 Stelle è netta: “La nostra ricetta è antitetica a quella della destra: coinvolgere i cittadini in una idea di sicurezza condivisa, affrontare la crisi dei modelli educativi tradizionali con investimenti in cultura e spazi per i nostri giovani”.
Croatti denuncia inoltre i tagli governativi alla cultura, considerandoli un errore strategico: “Il Governo sta operando tagli enormi a quel mondo della cultura che rappresenta un antidoto potente al disagio giovanile”.
In conclusione, il senatore pentastellato invita a un cambio di prospettiva: “Davvero difficile capire le ricette sulla sicurezza di una destra che ora è al Governo e dispone degli strumenti per affrontare un tema che, almeno nei loro slogan, dovrebbe rappresentare la maggiore priorità. Come si può fare sicurezza se le Forze di polizia sono sempre meno numerose e con meno risorse, se si taglia nella scuola, nell’educazione, nella cultura?”
Croatti chiede quindi maggiore coerenza e collaborazione istituzionale: “Serve maggiore serietà e desiderio di confronto tra istituzioni, territori, cittadini”.
Lo scontro, intanto, non si placa. Stefano Paolini (FdI) ha definito Riccione “covo di maranza e delinquenti” (leggi qui) e ha accusato la sindaca Angelini di “non saper governare”. Il clima resta teso e la sicurezza continua a dominare il dibattito politico cittadino proprio all’inizio della stagione turistica.