Riccione, nuova svolta nel caso della morte di Antonia Conti. Perde forza l’ipotesi del pirata della strada: possibile gesto volontario dietro la tragedia

Restano aperti i dubbi sulla tragica morte di Antonia Conti, la donna di 55 anni ritrovata senza vita lo scorso 11 giugno in viale Galliano, a Riccione. Inizialmente ipotizzata come vittima di un investimento da parte di un’auto pirata, la dinamica del fatto ora viene rivista alla luce di nuovi elementi che fanno emergere la possibilità di un gesto volontario.

L’assenza di tracce di frenata, di detriti riconducibili a un veicolo e di immagini video chiare hanno indebolito la prima pista investigativa. L’autopsia, svolta poco dopo il ritrovamento, aveva escluso segni di aggressione o ferite da arma, riscontrando invece traumi compatibili con una caduta accidentale o volontaria. Secondo le fonti della Procura, i consulenti incaricati presenteranno entro metà settembre le conclusioni definitive che chiariranno la natura dell’accaduto.

Al momento del ritrovamento, il corpo di Antonia Conti mostrava escoriazioni e una frattura alla caviglia, condizioni che sembravano suggerire un impatto non particolarmente violento. La zona, una tranquilla area residenziale di Riccione, non ha registrato rumori sospetti nella mattinata dell’11 giugno, e nessun residente ha riferito di aver percepito un incidente o un tonfo, circostanza che contribuisce a mettere in discussione l’ipotesi dell’investimento.

La ricostruzione degli investigatori punta ora verso un possibile lancio dall’alto da parte della donna, ipotesi che se confermata riscriverebbe completamente la vicenda, lasciando spazio a nuovi interrogativi sulle motivazioni che hanno condotto a un simile gesto.

La comunità di Riccione attende con apprensione l’esito degli accertamenti per fare luce su una vicenda che, sin dall’inizio, ha suscitato forte commozione e tante domande.