Una giornata intensa di ricordi e passione ha riunito ieri, domenica 13 aprile, numerosi appassionati e cittadini per commemorare il cinquantaquattresimo anniversario della scomparsa di Angelo Bergamonti, storico campione del motociclismo italiano scomparso a Riccione il 4 aprile 1971 durante una gara della Temporada Romagnola.
L’iniziativa, organizzata dal Moto Club Arcione in collaborazione con il Comune di Riccione e con il patrocinio della Federazione Motociclistica Italiana (FMI), ha riportato al centro della scena non solo la figura di Bergamonti, ma anche l’epoca d’oro delle corse in Romagna.
Il Palazzo del Turismo ha ospitato per l’occasione una mostra speciale, con fotografie, filmati d’archivio e moto d’epoca, tra cui tre MV Agusta ufficiali guidate da Bergamonti, una Aermacchi e una MV 500 Agusta proveniente dalla collezione di un pilota italiano oggi residente in Germania. A rendere ancora più toccante l’atmosfera è stato il contributo audio del campione Giacomo Agostini, che ha condiviso un ricordo personale del collega e amico, esprimendo stima profonda e dolore per la tragica perdita.
Durante la cerimonia, il presidente del Moto Club Arcione e rappresentante FMI Armando Masini ha consegnato un piatto commemorativo in ceramica alla figlia del pilota, Laura Bergamonti, in segno di riconoscenza e memoria. Presenti anche il presidente del Moto Club A. Bergamonti di Gussola Claudio Bonaldo, gli assessori del Comune di Riccione Mattia Guidi (Turismo) e Simone Imola (Sport), l’assessora Anna Caterina Quarenghi e le consigliere Ilenia Cominotti e Gian Carla Bosoni del Comune di Gussola, oltre ai piloti storici Peppino Consalvi e Gino Tondo.
La commemorazione è poi proseguita sul Lungomare della Repubblica, dove alla presenza del pubblico è stata deposta una corona di fiori presso la stele commemorativa che ricorda il luogo esatto del tragico incidente.
Un’iniziativa che ha saputo coniugare passione sportiva e memoria storica, confermando ancora una volta il forte legame tra Riccione e il mondo delle due ruote.