Rimini, al Campus nasce uno sportello universitario contro la violenza di genere

Un nuovo presidio per sensibilizzare e supportare le giovani generazioni nella lotta contro la violenza maschile sulle donne prenderà presto forma all’interno del Campus universitario di Rimini. Un progetto che nasce da una riflessione profonda e dall’esigenza di portare il contrasto alla cultura misogina fin dentro i luoghi della formazione.

A promuoverlo è l’amministrazione comunale in collaborazione con l’Università di Bologna – sede di Rimini – e con l’esperienza consolidata dei centri antiviolenza del territorio. L’obiettivo: offrire uno spazio di ascolto e orientamento alle studentesse e agli studenti, ma anche promuovere un cambiamento culturale che agisca sulla radice del problema.

La decisione arriva in un momento in cui il dibattito pubblico è segnato da episodi sempre più frequenti e trasversali di violenza contro le donne. I recenti casi di cronaca – che hanno visto protagoniste giovani vittime e coetanei autori dei crimini – evidenziano come la violenza di genere non sia relegata a contesti marginali o degradati. Anzi, emerge sempre più spesso anche in ambienti apparentemente “sani”, smascherando una matrice culturale ancora intrisa di controllo, possesso e incapacità di accettare la libertà femminile.

Nel nuovo sportello si affronteranno temi spesso trascurati nel percorso formativo tradizionale: relazioni, affettività, sessualità, stereotipi e dinamiche di potere. Tutto questo con un approccio integrato, che coinvolge studenti, docenti e personale universitario. Non un semplice punto informativo, ma un luogo dove promuovere consapevolezza e prevenzione, lavorando sulla percezione delle relazioni interpersonali fin dalla giovane età.

A far emergere l’urgenza di queste azioni è anche il crescente bisogno di confronto da parte delle ragazze e dei ragazzi. Nelle aule universitarie, sempre più spesso, emergono domande e riflessioni che chiedono ascolto e risposte. Da qui la scelta di intervenire proprio negli spazi dell’alta formazione: lì dove si formano le future professioniste e i futuri cittadini.

Accanto a questa iniziativa, si punta a rafforzare una rete educativa che coinvolga scuole, associazioni, famiglie e media. Perché il cambiamento non può dipendere solo dalla buona volontà dei singoli, ma necessita di un impegno strutturale, condiviso e costante.

Il nuovo presidio al Campus rappresenta un passo concreto in questa direzione. Un passo che parte da Rimini, ma guarda lontano, con l’ambizione di trasformare l’università in un presidio attivo contro la violenza e per la libertà di tutte e tutti.