Rimini, al Meeting il giorno della destra: in scena la premier Meloni e Salvini, tra dossier nazionali e scenari internazionali

È un ritorno atteso quello di Giorgia Meloni al Meeting di Comunione e Liberazione, la prima da quando è alla guida del governo. L’appuntamento riminese segna da sempre il ritorno della politica sui banchi di confronto dopo la pausa estiva e, quest’anno, la presenza del premier porta con sé l’attenzione sui dossier più delicati del momento, dalle questioni internazionali a quelle interne, comprese le manovre economiche destinate al ceto medio e alle famiglie.

L’intervento della presidente del Consiglio è previsto per le 12, introdotto dal presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz. La platea riminese si aspetta riferimenti ai rapporti con gli Stati Uniti, alla crisi in Ucraina e alle tensioni globali, senza trascurare i temi locali e nazionali che incidono direttamente sulla vita dei cittadini. Il discorso sarà seguito dal consueto giro tra gli stand della Fiera, occasione per confronti informali con partecipanti e operatori della kermesse.

Nel pomeriggio, la scena passerà a Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, atteso alle 17.30 per un panel dedicato a infrastrutture e sviluppo, insieme ai vertici di Infratel e del Gruppo Fs. La sua partecipazione arriva dopo un’estate intensa, segnata da polemiche diplomatiche e passaggi politici particolarmente movimentati, e conferma l’interesse della Lega per le strategie di modernizzazione del territorio.

Sul fronte interno, il governo deve fare i conti con alcune questioni delicate: la revoca della Commissione Nitag da parte del ministro della Salute ha generato tensioni nella maggioranza, mentre le regionali restano un puzzle incompleto. In particolare, Veneto, Campania e Puglia attendono ancora nomi ufficiali per le candidature, con possibili decisioni che dovrebbero essere confermate dai leader di coalizione. Il Consiglio dei ministri di domani potrebbe rappresentare un’occasione per fare il punto e definire i prossimi passi.

Tra impegni istituzionali e confronti politici, la partecipazione di Meloni al Meeting assume un significato simbolico: un momento in cui la leadership nazionale si confronta con la società civile e con il dibattito pubblico, tra priorità internazionali e scelte strategiche interne.