TROPPO importante la partita da giocare, per perdere altro tempo. Serve velocità nelle decisioni, e servono gli uomini giusti. E così, il giorno dopo lo ‘sfogo’ dei vertici di Carim le indagini in corso, l’annuncio della nuova ricapitalizzazione (da 30 milioni) e la presentazione del piano della banca, gli industriali entrano a gamba tesa contro la Fondazione Carim, principale azionista della Cassa. Per Unindustria, così come nel piano industriale di Carim si coglie «l’urgenza del cambiamento», è auspicabile che lo stesso «avvenga anche nella Fondazione». Sì perché in primavera saranno rinnovati i vertici di palazzo Buonadrata e il presidente Massimo Pasquinelli (al timone della Fondazione dal 2010) non sarà ricandidabile. Ecco perché gli industriali aprono la corsa alle elezioni. «Vista la complessità dei problemi di Carim, le azioni dovranno essere affrontate con spirito manageriale dal futuro presidente, a cui occorrerà avere conoscenza dei mercati, apertura all’innovazione, sensibilità verso temi sociali e grandissima attenzione verso il territorio. In sintesi, una persona che abbia una forte imprenditorialità».
GLI INDUSTRIALI non fanno nomi, ma l’identikit che in tanti ricavano dalle loro parole è chiaro. Alcuni membri della Fondazione puntano già su Maurizio Focchi, l’ex presidente degli industriali, nonché già presidente di Eticredito (la banca etica riminese) e della onlus ‘I figli del mondo’. Il nome di Focchi, già fatto alcuni anni fa per la guida della banca, ora torna in auge per la presidenza della Fondazione. Alla Fondazione gli industriali riminesi chiedono intanto di accelerare le decisioni sulla Carim. «Non vorremmo – scrivono – che a causa del cambio della presidenza che avverrà nella prossima primavera si fermino le azioni che devono invece essere intraprese fin da subito». La ricapitalizzazione da sola non basta, e infatti «accogliamo con favore – dicono gli industriali – la decisione della Fondazione di aver nominato un advisor per approfondire l’ipotesi di unione con altre banche». Oggi nel frattempo all’hotel Sporting si annuncia un’assemblea di fuoco dei piccoli azionisti, che faranno il punto sulle azioni legali contro gli ex amministratori di Carim sott’inchiesta, e sulla richiesta di commissariamento della Fondazione.
Resto del Carlino