Rimini, cocaina nascosta in casa e dosi pronte per lo spaccio: la Romagna dentro un maxi traffico internazionale

Tra i muri di una tranquilla abitazione residenziale, ben lontana dall’immaginario criminale, si nascondevano panetti di cocaina purissima destinata al mercato dello spaccio. Con il blitz scattato nelle ultime ore, anche la provincia di Rimini è finita al centro di una delle più grandi operazioni antidroga condotte in Italia negli ultimi anni, con 11 misure cautelari eseguite in simultanea tra Lombardia e Romagna.

I Carabinieri hanno trovato oltre 900 grammi di cocaina suddivisi in tre panetti, ben nascosti all’interno di un appartamento. In un secondo intervento, un altro soggetto – già sotto osservazione – è stato sorpreso con 14 dosi pronte per la vendita, per un peso totale di 17 grammi. Entrambi sono stati arrestati in flagranza, mentre un terzo uomo residente nel riminese è stato posto ai domiciliari con l’accusa di essere coinvolto nel traffico.

Un’operazione che parte da lontano

Dietro i singoli arresti, c’è una struttura criminale ramificata, composta da soggetti di diverse nazionalità – marocchina, albanese, tunisina, algerina e italiana – già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. L’indagine, durata quasi tre anni, ha documentato il passaggio e lo smistamento di oltre 200 chili di cocaina, trasportati in veicoli con doppi fondi e gestiti tramite sistemi di comunicazione criptati, difficili da intercettare.

Il tutto ruotava intorno a un asse tra il Nord Europa e l’Italia, con lo smercio concentrato soprattutto in Lombardia, ma con tentacoli ben presenti anche lungo la costa adriatica.

Una rete smantellata, ma la mappa dello spaccio si allarga

La portata dell’operazione è enorme: 71 persone indagate, 61 chili di cocaina sequestrati ufficialmente, insieme a 16 chili di hashish e 3 di marijuana. Ma ciò che emerge, ancora più preoccupante, è la capacità della rete criminale di ramificarsi in contesti urbani ordinari, mimetizzandosi nella normalità di condomini, garage, appartamenti affittati all’apparenza per turismo o lavoro.

Rimini, come altre città di provincia, si conferma non solo piazza di consumo, ma anche crocevia logistico di un sistema di traffico internazionale.

Un segnale chiaro alle organizzazioni

Il blitz di questi giorni rappresenta un colpo importante al narcotraffico. Ma è anche un monito: le indagini proseguono e le forze dell’ordine stanno affinando metodi e strumenti per intercettare nuove rotte della droga, che oggi sono sempre più camaleontiche.

La vicenda accende i riflettori su un fenomeno troppo spesso sottovalutato: la trasformazione di località turistiche e tranquille in nodi strategici per il crimine organizzato.