Rimini, Forza Italia accusa Hera: non solo cambiamento climatico, strade e tombini ostacolati dagli aghi di pino

I danni provocati dagli acquazzoni di domenica scorsa continuano a far discutere a Rimini. A sollevare critiche sul decoro urbano e sulla manutenzione stradale è oggi Forza Italia, attraverso il suo vice segretario Davide Frisoni, che invita l’amministrazione comunale a rivedere il rapporto con il Gruppo Hera, multiutility nella quale il Comune detiene l’1,24% delle quote.

Secondo Frisoni, le strade della città mostrano una gestione approssimativa: tombini e scarichi regolarmente ostruiti da foglie e aghi di pino hanno contribuito a intensificare gli allagamenti, causando danni a garage, locali interrati e attività commerciali. Il servizio di spazzamento, affidato a Hera, risulta insufficiente, concentrandosi prevalentemente sulle zone centrali o turistiche e trascurando i quartieri periferici.

Il vice segretario sottolinea anche l’urgenza di rivedere il contratto per i servizi di spazzamento e raccolta rifiuti, del valore provinciale di circa 16 milioni di euro, prorogato fino al 2027 senza l’avvio di un nuovo bando. A fronte di un costo di gestione della pulizia urbana e dei rifiuti stimato in 44,5 milioni di euro per il solo Comune di Rimini nel 2024, l’amministrazione incassa circa 2,7 milioni di euro in dividendi da Hera, senza obbligo di reinvestirli nel miglioramento dei servizi.

Frisoni propone al Comune due strade principali: inserire nuove clausole contrattuali per obbligare Hera a fornire un servizio più efficiente oppure vincolare parte dei dividendi incassati al miglioramento della pulizia urbana. Tuttavia, la soluzione strutturale, secondo Forza Italia, passa per la richiesta all’Autorità d’Ambito (ATERSIR) di avviare nuove procedure di gara, come previsto dalla normativa nazionale, per garantire servizi di qualità su base di bacino.

Le parole di Frisoni aprono dunque un dibattito sulla gestione dei servizi pubblici locali e sull’equilibrio tra risorse finanziarie e qualità della manutenzione urbana, con l’obiettivo di prevenire situazioni critiche come quelle emerse durante l’ultima ondata di maltempo.