Rimini prosegue nella sua battaglia contro l’abbandono non autorizzato dei rifiuti, avvalendosi di un sistema di videosorveglianza composto da fototrappole e di controlli coordinati tra Hera, il Comune e le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV). Nel 2024, sono state registrate 85 violazioni grazie a questi dispositivi, accompagnate da 26 verbali emessi dalle GEV.
Dal 2021, anno di attivazione delle fototrappole, sono stati complessivamente elevati 619 verbali per conferimenti errati, con un monitoraggio che si estende su tutto il territorio comunale. Le fototrappole, installate in modo mobile e a rotazione in 38 aree critiche, sono attivate da sensori di movimento e vengono spostate periodicamente in base alle segnalazioni ricevute da cittadini e enti coinvolti.
L’iniziativa di videosorveglianza è iniziata nel gennaio 2021 e ha portato a contestazioni nel tempo: 145 verbali nel 2021, 222 nel 2022, 162 nel 2023 e 85 nel 2024, con l’ulteriore contributo delle GEV che hanno effettuato 72 turni di servizio rispondendo a 41 segnalazioni nel 2024. Le zone con il maggior numero di infrazioni si trovano nelle vie Carlo Matteucci, Dell’Abete, Vienna e Acquabona.
Le fotocamere, autorizzate dalla Prefettura, rimangono attive per circa una settimana nelle aree monitorate, con possibilità di estensione nei casi ritenuti più problematici. Le postazioni sono segnalate con appositi cartelli, nel rispetto della privacy. Il piano prevede anche una manutenzione regolare delle fototrappole per garantire una copertura totale del territorio.
Dall’inizio dell’anno, il numero di violazioni continua a crescere, con 5 verbali già contestati. Parallelamente, gli agenti di Hera hanno emesso 32 verbali per irregolarità, concentrandosi in particolare sul Centro Storico e su via Oberdan, aree considerate ad alto rischio.
Le violazioni più comuni riguardano l’abbandono di sacchetti e materiali vicino ai cassonetti e il conferimento scorretto nei contenitori. Le sanzioni sono fissate a 200 euro per le utenze domestiche e 400 euro per quelle non domestiche. Un terzo dei verbali è stato emesso a carico di utenze commerciali, con una singola attività che ha ricevuto due multe per conferimenti inadeguati.
Oltre all’analisi delle immagini, gli agenti conducono indagini dirette sui rifiuti abbandonati, aprendo sacchetti per identificare i trasgressori attraverso documenti o etichette. L’iniziativa non si limita al monitoraggio dell’abbandono, ma include anche controlli sulla corretta separazione dei rifiuti, per garantire il rispetto delle norme relative alla raccolta differenziata.