Rimini, oggi l’ultimo saluto al notaio Pelliccioni: funerali nel pomeriggio a San Girolamo

La città di Rimini si stringe attorno alla famiglia di Fernando Maria Pelliccioni, figura tra le più note del foro notarile e della vita pubblica locale, scomparso all’età di 89 anni. Amante dell’arte e dello sport, padre e nonno affettuoso, Pelliccioni lascia un’eredità che attraversa decenni di impegno professionale, culturale e civile.

Oggi pomeriggio, alle 15.30, si terranno i funerali nella chiesa di San Girolamo, in viale Principe Amedeo.

Una carriera precoce e prestigiosa

Tra i primi notai più giovani d’Italia, Pelliccioni iniziò la propria carriera nel 1962 a Pesaro-Urbino, approdando poi a Rimini nel 1968. Qui esercitò fino al 2010, diventando un punto di riferimento per la professione.

Fra i fondatori e presidente della Round Table di Rimini, storico socio del Rotary, per quindici anni fu conservatore dell’archivio mandamentale. Parallelamente si impegnò anche nello sport: da vicepresidente del Baseball Club Rimini nel 1973 accompagnò la squadra in importanti trionfi nazionali e internazionali.

L’impegno nella finanza e nel credito

Accanto all’attività notarile, Pelliccioni ricoprì ruoli di rilievo in ambito bancario: dalla Banca Popolare di Cesena a Carim, dove divenne vicepresidente nel 1992, su proposta di Bankitalia e con nomina del ministro Guido Carli. Dopo lo scorporo, fu anche vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio e, dal 1998 al 2007, presidente di Carim. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Associazione bancaria italiana e come vicepresidente dell’Associazione istituti di credito su Pegno.

Cultura, restauri e riconoscimenti

Amante e mecenate dell’arte, Pelliccioni contribuì al rientro in città di capolavori artistici, tra cui l’Astronomicon, la Sacra Conversazione di Lattanzio da Rimini e la Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giuliano da Rimini, oggi esposta al Museo cittadino. La sua passione lo portò ad entrare nella “Rubiconia Accademia dei Filopatridi” e negli “Incamminati”. Il suo impegno civile e culturale gli valse numerosi riconoscimenti, tra cui la medaglia dello Stato per il recupero del patrimonio artistico e la nomina a Cavaliere al merito della Repubblica da parte del presidente Giorgio Napolitano.

Il ricordo della famiglia

Il figlio Nicola lo ricorda come un padre sempre presente, capace di sostenere i figli nelle loro scelte, anche quando diverse dalla sua carriera. Ha trasmesso loro la passione per il baseball e un profilo di generosità discreta, “a riflettori spenti”. Oggi alla cerimonia funebre resterà accanto la moglie Maria Cristina Serafini, i tre figli e altrettanti nipoti.

Una figura che ha intrecciato professione e comunità

Con la scomparsa di Fernando Maria Pelliccioni, Rimini perde un protagonista che ha saputo coniugare il rigore della professione con l’amore per l’arte e lo sport, lasciando tracce indelebili nella cultura e nello sviluppo della città.

Oggi pomeriggio la comunità si raccoglie in chiesa per dirgli addio, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei luoghi, nelle opere e negli affetti che ha custodito con passione per quasi novant’anni.