Rimini. SEQUESTRATI 10.000 ARTICOLI PRIVI DEI REQUISITI DI SICUREZZA (OLTRE 3500 GIOCATTOLI E 3700 COLTELLI)

TUTELA DEI CONSUMATORI E CONTRASTO ABUSIVISMO COMMERCIALE 

SEQUESTRATI 10.000 ARTICOLI PRIVI DEI REQUISITI DI SICUREZZA 

(OLTRE 3500 GIOCATTOLI E 3700 COLTELLI)

I Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini – nell’ambito dell’intensificazione dei servizi 

di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti – in questi giorni di inizio 

anno 2018, hanno eseguito, nel lungo week-end dell’Epifania, una serie di mirati interventi 

di polizia economico-finanziaria volti alla prevenzione e repressione dei fenomeni della 

contraffazione e dell’abusivismo commerciale e, in particolare, del commercio di prodotti 

privi dei requisiti prescritti dalle leggi comunitarie e nazionali in materia di sicurezza a 

tutela dei consumatori e degli operatori economici che agiscono nel rispetto delle regole. 

Proprio nell’imminenza e nei giorni di arrivo della Befana coincisi con l’inizio dei saldi 

invernali, i militari del Gruppo di Rimini hanno infatti individuato e sottoposto a sequestro 

oltre 3.500 giocattoli, nonché altri prodotti privi di marchio CE, commercializzati in 5 diversi

negozi, all’ingrosso e al dettaglio tutti gestiti da cinesi, situati nei Comuni di Rimini, 

Riccione e Coriano; gli articoli sono risultati privi delle prescritte etichettatture e dei

documenti illustrativi di origine fabbricazione e funzionamento sicuro, e perciò ritenuti 

potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori, specie gli articoli destinati ai 

bambini.

Alcuni giocattoli, infatti, destinati anche a minori di tre anni, non solo mancavano di 

marchio CE, ma erano del tutto sprovvisti di qualsiasi tipo di informazione sui materiali 

utilizzati nella fabbricazione. 

Sono stati inoltre sottoposti a sequestro, presso un esercizio all’ingrosso di Rimini, circa 

3700 coltelli a serramanico, anche di grandi dimensioni, privi della necessaria 

documentazione di provenienza e fabbricazione, di quella doganale e fiscale e

dell’etichettatura indicante il fabbricante o qualsiasi altra informazione utile ad identificare i 

prodotti. In merito sono in corso ulteriori accertamenti per accertare, tra l’altro, la legittima 

provenienza ed il regolare espletamento delle eventuali previste pratiche doganali, non 

potendosi escludere che tali utensili provengano direttamente dalla Cina.

I cinque responsabili tutti cittadini cinesi sono stati segnalati alla Camera di Commercio 

per le violazioni alla normativa che disciplina la sicurezza sui giocattoli e al Codice del 

Consumo per l’irrogazione di sanzioni che vanno da 516 a 25.000 euro.

L’intensificazione delle attività di contrasto ai traffici illeciti ha permesso altresì di

individuare domenica due negozi gestiti da cittadini bengalesi in cui venivano 

commercializzati oltre 300 articoli contraffatti. Tra i beni sequestrati risultano capi di 

abbigliamento sportivo delle più famose squadre di calcio, giocattoli, borse e gadget di 

vario tipo.

I responsabili delle due attività sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria.