Rimini, via Marecchiese sotto accusa: il Comitato Padulli-Covignano denuncia l’emergenza sicurezza dopo un nuovo incidente

Una nuova pagina di tensione si apre nel quartiere Padulli-Covignano, dove la sicurezza stradale di via Marecchiese continua a essere un tema scottante e urgente. Dopo aver consegnato nelle mani dell’amministrazione comunale oltre 300 firme per sollecitare interventi concreti, il Comitato di quartiere torna a manifestare rabbia e preoccupazione in seguito a un incidente avvenuto domenica lungo il tratto che va dalla banca Crédit Agricole al Bar Falco.

Il sinistro, che ha visto coinvolto un motociclo e alcuni feriti, ha riacceso l’allarme su una strada definita dai residenti “pericolosa e insicura”. Nel comunicato diffuso dal comitato, il coordinatore Andrea Turci sottolinea come le richieste di mettere in sicurezza il tratto interessato siano state reiterate più volte, senza ricevere risposte concrete né incontri ufficiali con le istituzioni.

Tra le misure urgenti invocate dal comitato, si evidenziano la necessità di regolamentare il parcheggio pubblico nell’area davanti al Bar Filon per limitare la sosta selvaggia, l’installazione di cordoli e protezioni tra la corsia veicolare e le piste ciclopedonali, attraversamenti pedonali sicuri, illuminati e rialzati, oltre a un controllo rigoroso con sanzioni per chi parcheggia su ciclabili e marciapiedi.

Il Comitato chiede inoltre un tavolo tecnico immediato con il Comune e le forze dell’ordine per affrontare insieme la questione, denunciando la mancanza di risposte e la sensazione che si stia aspettando un evento tragico per intervenire. “Chi amministra questa città non può più girarsi dall’altra parte – scrive Turci – e non potrà limitarsi a un comunicato di cordoglio alla prossima tragedia. Esigiamo interventi tempestivi e la massima trasparenza sulle tempistiche”.

La voce del quartiere Padulli-Covignano resta dunque ferma e decisa: la sicurezza stradale non è più un tema rinviabile, e il rischio che si consumi una tragedia continua a pesare sulle teste dei cittadini.