Tutti stanno dicendo che la Repubblica di San Marino sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia: i rischi presenti oltre che mettere in discussione l’intera economia ed il benessere dei cittadini pongono severe ipoteche alle nostre stesse Libertà. OSLA ne è pienamente consapevole ed in coerenza con il suo essere Organizzazione Sindacale dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese partecipa con convinzione e senso di responsabilità al tavolo tripartito per portare il proprio contributo di idee e proposte alla ricerca delle soluzioni più opportune per l’interesse generale del Paese convinta che la sua coesione sociale ne sia uno dei pilastri.
E’ in questo quadro che, dopo oltre otto mesi di trattativa dove ha rinunciato anche a proprie impostazioni per ricercare un’unità di posizioni fra tutte le organizzazioni dei datori di lavoro, a fronte di continue titubanze e incoerenze ha ritenuto opportuno siglare, anche in termini operativi, il contratto collettivo di lavoro scaduto il 31 dicembre 2008 e che interessa quasi il 70% dei lavoratori dipendenti occupati nel settore privato ed invita nuovamente l’ANIS a fare altrettanto per sgombrare il campo da accuse di ostruzionismi e disimpegni da parte delle Organizzazioni datoriali di lavoro.
La questione è quindi politica, di sensibilità sociale e di lavorare nell’interesse di San Marino. OSLA sta facendo questo. Disconoscere che vi è un contratto di lavoro sottoscritto a norma di Legge e attaccare e minacciare chi l’ha siglato non fa certamente il bene della Repubblica e dei suoi cittadini lavoratori.
Sulla questione “erga omnes”, quando viene messa in contrapposizione la supposta incoerenza di OSLA riguardo l’applicazione dei contratti di lavoro del settore artigianato con quello appena siglato del settore Industriale, a nostro avviso si parte da un presupposto sbagliato: i contratti di lavoro vigenti nel settore Artigianato sono stati rinnovati alla scadenza e sottoscritti dalle Organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro, altra cosa è il caso del contratto di lavoro dell’Industria, scaduto da tempo e che l’ANIS non vuole rinnovare incurante delle difficoltà che ciò comporta e che vanno ad aggiungersi alle già notevoli problematiche del paese.
OSLA esprime delusione per l’incontro del tavolo tripartito di ieri nel quale il Governo da un lato, ha responsabilmente informato sullo stato dei rapporti con l’Italia, sulle difficoltà del Bilancio dello Stato in riferimento ad una eccessiva spesa corrente ed ha invitato a riaprire il dialogo sulle questioni concrete; dall’altro si è inutilmente perso tempo sulla questione “erga omnes” ponendola come pregiuziale per la quale, invece, OSLA conferma il suo assoluto disinteresse non consentendo così di fare alcun passo in avanti sui provvedimenti urgenti concordati e da rendere definitivi.
UFFICIO STAMPA OSLA