Rocche, dimore e paesaggi alle Giornate Fai d’Autunno in E-R

(ANSA) – BOLOGNA, 08 OTT – Rocche, dimore storiche, riserve
naturali: in Emilia-Romagna tornano le Giornate autunnali del
Fai con 53 beni culturali aperti al pubblico in 27 luoghi della
regione in due weekend 17-18 e 24-25 ottobre, con un focus
particolare sul paesaggio e sull’ambiente oltre che a speciali
misure anti Covid.
    Quest’anno l’edizione è dedicata alla figura di Giulia Maria
Crespi, morta a luglio, storica fondatrice del Fai. È nella sua
opera, ha sottolineato Mauro Felicori, assessore regionale a
Cultura e Paesaggio, che in Italia rivive “il modello inglese di
gestione dei beni culturali, caratterizzato da un’ampia pratica
dei principi di sussidiarietà ma in cui anche i cittadini fanno
la loro con i Trust, salvando i beni dall’oblio, dal degrado,
gestendoli, nonché facendosi promotori della promulgazione
culturale”. Questo “fa il Fai”, ha sottolineato Felicori
lanciando giornate che sono soprattutto “un grande incontro tra
i beni culturali italiani e i cittadini”. Giornate, ha aggiunto,
Marina Forni, presidente Fai Emilia-Romagna, che “devono portare
gioia”.
    Le file a cui tutti siamo abituati probabilmente quest’anno
verranno meno: ogni ingresso dovrà essere prenotato online per
evitare assembramenti e rispettare le regole anti Covid. I
visitatori indosseranno la mascherina, le visite saranno
organizzate in gruppi da 5 a 15 persone. La gestione, oltre ai
volontari Fai, sarà affidata a Protezione civile, carabinieri e
per la prima volta anche alla Croce Rossa.
    In Emilia-Romagna tanti i gioielli da poter conoscere. A
Bologna apriranno le porte tre suggestivi palazzi storici:
Palazzo Fava da San Domenico, Palazzo Davia Bargellini e Palazzo
Boncompagni. A Dozza si verrà guidati nelle strade del borgo
immersi nell’arte di importanti pittori del Novecento che ne
hanno dipinto i muri. A Ravenna l’esposizione straordinaria del
Manoscritto della Biblioteca Classense. Nell’appennino modenese,
a Guiglia, verranno svelati i segreti del castello e del feudo
Montecuccoli Laderchi.
    Con il proprio contributo, che sarà libero, si potrà dare
ristoro alle casse del Fai in un anno segnato dalla crisi Covid.
    (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte