Romagna e San Marino, afa persistente nonostante i temporali: tregua possibile solo nel weekend

L’ondata di caldo che stringe la Romagna in una morsa afosa continua a dominare il panorama meteorologico regionale, nonostante qualche isolato temporale tra martedì 1 e mercoledì 2 luglio possa portare un temporaneo sollievo in alcune aree interne. Le temperature restano elevate, con tassi di umidità alti che accentuano la sensazione di afa, soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Il protagonista della settimana è ancora l’Anticiclone Nord-Africano, che mantiene la sua presa su buona parte della penisola italiana. In Romagna, questo si traduce in clima stabile ma opprimente, con scarse possibilità di refrigerio. Tuttavia, un parziale indebolimento dell’alta pressione al Nord apre la strada a una modesta instabilità atmosferica, soprattutto in corrispondenza delle zone appenniniche e della pianura centro-occidentale della regione.

Temporali pomeridiani e nubi di passaggio

I modelli meteo segnalano che, sebbene le condizioni generali non mostrino segnali marcati di peggioramento, nelle ore più calde potrebbero svilupparsi temporali localizzati in montagna, con la possibilità che le nubi si spingano anche verso la costa, aumentando la copertura ma senza determinare precipitazioni o venti rilevanti.

La ventilazione sarà in prevalenza debole o moderata da est, con qualche rinforzo nelle prime ore del giorno lungo il litorale, dove si potranno registrare raffiche comprese tra i 25 e i 30 km/h: valori contenuti e ben al di sotto delle soglie d’allerta. Il mare si presenterà poco mosso, anche se potrebbe temporaneamente agitarsi nella prima parte della giornata.

Uno spiraglio nel weekend: attesa una perturbazione più incisiva

Chi spera in un deciso cambio del tempo dovrà guardare al fine settimana. Tra il 6 e il 7 luglio, infatti, le previsioni indicano l’arrivo di una perturbazione di origine nord-atlantica, in grado di rompere il dominio dell’anticiclone. L’ingresso di correnti più fresche potrebbe portare con sé un netto calo delle temperature e temporali diffusi, anche di forte intensità. Un’evoluzione che, per ora, resta da confermare nei dettagli, ma che potrebbe segnare la fine di questa fase di caldo anomalo.