Fino a ieri Benito Mussolini figurava ancora tra i cittadini onorari del Comune di San Clemente, a due passi dalla Repubblica di San Marino. Un paradosso durato oltre un secolo, che si è finalmente chiuso nella seduta del Consiglio Comunale del 24 aprile 2025, alla vigilia del 25 aprile.

©Riccardo Gallini /GRPhoto
L’assemblea ha votato all’unanimità per revocare la cittadinanza onoraria al Duce, concessa il 19 maggio 1924, e ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria postuma a Giacomo Matteotti, il deputato socialista assassinato dai fascisti meno di un mese dopo quell’onorificenza.
“San Clemente è un Comune antifascista – ha dichiarato il sindaco Mirna Cecchini – e non possiamo continuare a riconoscere come cittadino onorario chi ha annientato le libertà fondamentali, firmato leggi razziali e trascinato il Paese nella catastrofe della guerra”.
Nel suo intervento, la prima cittadina ha citato le parole di Mussolini stesso, pronunciate il 3 gennaio 1925: “Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, a me la responsabilità di questo”. E ha aggiunto: “Revocare questa cittadinanza è un atto simbolico, ma profondamente concreto. Significa scegliere da che parte della Storia stare”.

©Riccardo Gallini /GRPhoto
La decisione è stata accompagnata da un momento di commemorazione per Giacomo Matteotti, definito “un faro di integrità e democrazia”, e per Andrea Bilancioni, sindaco socialista di San Clemente ucciso dagli squadristi nell’ottobre 1924. Due figure unite dal medesimo tragico destino e ora ricordate pubblicamente come esempio di coraggio e resistenza.
“Buon 25 aprile a tutti – ha concluso la prima cittadina– viva l’Italia democratica, libera e antifascista, sempre!”