Il 3 settembre rappresenta una data doppiamente significativa: è la festa della Fondazione della Repubblica, la più antica del mondo, ma anche l’anniversario della nascita del primo sindacato sammarinese, la CSdL, avvenuta nel 1943. Due momenti storici che, pur distanti nei secoli, sono legati da un filo comune: la difesa della libertà, della dignità e della giustizia sociale.
La fondazione del primo sindacato, promossa dal Governo provvisorio dopo la caduta del fascismo quale atto conseguente alla volontà popolare di riappropriarsi delle libertà democratiche, fu un atto significativo in un periodo difficile, segnato ancora dalla guerra e dalle privazioni.
Le lavoratrici e i lavoratori sammarinesi si unirono per tutelare i propri diritti, per dare voce a chi non l’aveva, per costruire un futuro di maggiore equità. Il seme del movimento sindacale, che il regime fascista aveva cercato di estirpare nel 1922, è germogliato oltre ottant’anni fa ed è cresciuto fino a diventare la Confederazione Sammarinese del Lavoro di oggi, che tuttora prosegue con determinazione quella missione.
Il sindacato non è soltanto uno strumento di tutela del lavoro: è presidio di democrazia. Senza la possibilità di organizzarsi, di rivendicare condizioni dignitose ed eque, di partecipare alle decisioni che riguardano la collettività, la libertà non esiste. Sostenere l’avanzamento dei diritti individuali e collettivi significa difendere l’idea che nessuno debba essere lasciato indietro, che la giustizia sociale – in tutte le sue forme – sia parte integrante di una società libera.
Tra queste forme vi è anche la giustizia fiscale, condizione essenziale per un Paese che promuova il valore dell’equità. Un sistema tributario giusto garantisce che il peso delle imposte sia distribuito in modo proporzionale alla capacità contributiva di ciascuno, evitando privilegi e diseguaglianze. Senza giustizia fiscale non può esserci vera coesione sociale, e senza coesione sociale la democrazia si indebolisce.
Il 3 settembre, dunque, non è solo una celebrazione del passato, ma un impegno per il presente e per il futuro.
La CSdL riafferma la volontà di continuare a essere voce delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle studentesse e degli studenti, instancabilmente in difesa dei diritti e della democrazia, promotrice di giustizia sociale e fiscale. Perché la libertà, come il lavoro dignitoso e la giustizia, non sono conquiste definitive, ma valori da proteggere e rinnovare.
Allegato: l’atto costitutivo della CSdL, ovvero la prima pagina del verbale redatto da Gino Giacomini, incaricato dal Governo provvisorio di ricostruire il sindacato democratico sammarinese
CSdL – Confederazione Sammarinese del Lavoro