San Marino, 33 giovani da Usa, Argentina e Francia in udienza dai Reggenti: rinnovato il legame con la Repubblica nei soggiorni culturali

Un legame con la terra d’origine che si rinnova ogni estate, da più di quarant’anni. A San Marino si è appena conclusa la prima parte della 43ª edizione del progetto dei soggiorni culturali, che ha portato nella Repubblica 33 giovani sammarinesi residenti all’estero, provenienti da Stati Uniti, Argentina e Francia.

Si tratta di un percorso intenso e coinvolgente, pensato per far conoscere ai ragazzi tra i 18 e i 28 anni la storia, la cultura e le tradizioni della loro Patria d’origine, rafforzando quel senso di appartenenza che attraversa le generazioni. La visita ufficiale ai Capitani Reggenti, Denise Bronzetti e Italo Righi, ha rappresentato uno dei momenti più significativi di questa esperienza.

I due Capitani Reggenti hanno sottolineato il valore storico di questo ritorno, ricordando il sacrificio e l’impegno dei sammarinesi emigrati, che con il loro lavoro hanno portato alto il nome della Repubblica in tutto il mondo, mantenendo vivo lo spirito della “sammarinesità”.

Tra i protagonisti c’è Mariana Ceccoli, che già nel 2023 aveva visitato San Marino con la famiglia, ma che ha trovato nel soggiorno culturale un’esperienza più profonda, apprezzando in particolare Palazzo Pubblico e gli incontri con le istituzioni.

Il programma, iniziato il 14 luglio e articolato su tre settimane, prevede un fitto calendario di lezioni, laboratori e visite, insieme a momenti di confronto con docenti, diplomatici ed esperti del territorio. Il segretario agli Esteri, Luca Beccari, ha anticipato che alcuni dei ragazzi più meritevoli saranno invitati a tornare in ottobre per partecipare alla Consulta, in occasione del 25esimo anniversario della sua istituzione, insieme ai rappresentanti delle comunità sammarinesi nel mondo.

Per Michael Biordi – come ha raccontato ai microfoni della Tv di Stato – la partecipazione ha un forte valore personale e familiare: racconta di aver sempre ascoltato le storie della sua famiglia sull’emigrazione e di sentirsi fortunato non solo a vivere negli Stati Uniti, ma anche a poter tornare nella Repubblica, simbolicamente rappresentato dall’anello di famiglia che porta al dito, un segno tangibile del legame tra i due Paesi.

Con questi soggiorni, la Repubblica di San Marino rinnova un ponte vitale con le nuove generazioni della sua diaspora, mantenendo vive le radici e costruendo futuro attraverso la conoscenza e la memoria.