Due giorni di incontri tecnici riguardanti le due amministrazioni fiscali, sammarinese e italiana, per risolvere situazioni problematiche, ma soprattutto per cercare di liberare dai vincoli burocratici l’attività delle imprese sane e per cercare di costruire insieme gli anticorpi contro chi non fa economia e approfitta delle diversità per alimentare interessi illegali.
Questa è la chiave di lettura e, in sintesi, l’obiettivo della prima visita ufficiale dell’Agenzia delle Entrate a San Marino. “Più volte siamo stati in contatto, ma adesso ci conosciamo davvero” commenta il Direttore Vincenzo Carbone. Come a dire, non più dialogo a distanza, ma la collaborazione come valore aggiunto di un rapporto che trova la sua funzionalità nel perseguimento di finalità comuni.
“Era da tempo che eravamo in contatto e finalmente abbiamo avuto un confronto aperto, molto produttivo, per trovare soluzioni che vanno nell’interesse sia delle imprese italiane, sia di quelle sammarinesi”. Si è trattato in sostanza di trovare le convergenze su alcune pratiche commerciali, da un lato per snellirle, velocizzarle e semplificarle; dall’altro per garantire che queste pratiche siano svolte nel modo migliore e corretto.
Due giorni molto proficui, a giudizio unanime, soprattutto del dottor Carbone. “Ci siamo lasciati con l’intesa di continuare questo confronto, anche perché c’è una peculiarità morfologica che non possiamo disconoscere: la Repubblica di San Marino è dentro l’Italia ed è giusto che ci sia un contatto diretto, nel rispetto delle reciproche autonomie. Un’eventuale inosservanza delle regole, porta degli effetti negativi per entrambi i Paesi”. Quando parla di effetti negativi, fa esplicito riferimento alla concorrenza sleale tra imprese di qua e di là del confine, ma che sono del tutto estranee ai vari fenomeni distorsivi, che si sono verificati in passato e che si vogliono fermare per il futuro.
Davide Gasperoni, direttore dell’Ufficio tributario sammarinese, esprime soddisfazione per questa collaborazione tra amministrazioni finalizzata a trovare l’equilibrio tra la prevenzione di fenomeni distorsivi e la buona operatività delle imprese. “Sostanzialmente ci siamo confrontati su vari fronti per individuare procedure accettabili per entrambi gli Stati. La qual cosa è stata importante anche per chiarire la posizione di San Marino, che talvolta non è conosciuta all’esterno e che il direttore Carbone, invece, ha perfettamente centrato”.
Tutto questo avrà una sua utilità all’interno del percorso che San Marino sta facendo verso la UE? “Assolutamente no, perché la parte fiscale non entra negli Accordi europei” spiega il Segretario alle Finanze Marco Gatti. “Tutti i Paesi membri o associati mantengono la propria sovranità e autonomia fiscale. Abbiamo intensificato questo reciproco rapporto perché riteniamo che il miglior modo per contrastare i fenomeni che portano concorrenza sleale nei confronti delle aziende sane, lo si possa fare non tanto scrivendo normative, ma dialogando tra le due amministrazioni, con reciproco scambio di informazioni. Del resto, azioni non coordinate, non portano ad alcun risultato nel contrasto alla malavita organizzata, che crea distorsioni in campo economico e che va colpita nei suoi interessi economici. Per fare questo, dobbiamo agire insieme e accorciare i tempi di intervento”.
San Marino è una piccola realtà e la riduzione delle procedure è sicuramente un processo più facile che altrove, anche per scoprire e fermare immediatamente coloro i quali pensano che in un piccolo Paese, sia più semplice trovare opportunità fuori dalle righe. “Tutti questi devono sapere che oggi sarà molto più difficile” chiosa Gatti. Pertanto, le procedure operative e i processi di semplificazione sono stati indicati, si parte da subito con questa nuova modalità
Precisa il dottor Carbone: “Tutto passa sempre attraverso la reciproca volontà di trovare delle soluzioni, anche al di là delle procedure tecniche operative, che sicuramente dovremo ulteriormente sviluppare, adesso che ci conosciamo”. Del resto, la malavita organizzata è specialista nel trovare sempre nuove strade per espandere i suoi affari e fare prevenzione vuol dire stare un passo avanti. “Trovare una linea diretta sulla quale andiamo insieme ad intercettare tali fenomeni, è il plusvalore derivante da questi due giorni di incontri, per altro voluti fortemente anche dal Ministero italiano”.
Tra i temi sul tavolo, anche quello delle imprese che hanno filiali o succursali nell’altro Paese in relazione alle questioni sul trasferimento del prezzo. In questo caso c’è già un’intesa per confrontarsi tra le due amministrazioni e gli stessi operatori, per stabilire i parametri della certezza fiscale “Far lavorare bene e con tranquillità chi opera tutti i giorni sul campo – conclude Gatti – è l’obiettivo di entrambe le amministrazioni”.