San Marino. Caccia al cinghiale, emanato il decreto: si inizia il 31 ottobre

cinghialePuntuale, ogni anno, prima della pausa ferragostana arriva il decreto sulla caccia al cinghiale che in sostanza ricalca quello dell’anno precedente.

Non cambiano infatti metodologie, possibilità di impiego dei cani e numero massimo di esemplari cacciabili durante una battuta.
A parte un aggiornamento per quanto riguarda il controllo delle oasi di ripopolamento, l’unica novità è l’anticipo di un giorno dell’apertura della stagione, che sarà il 31 ottobre anziché il primo novembre come avvenuto nel 2014 e di conseguenza il termine della caccia sarà un giorno prima, il 13 gennaio 2016 anziché il 14 come avvenuto quest’anno. Restano anche confermate le quattro zone dove è possibile svolgere la caccia: la zona 1 è “Santa Mustiola – Canepa”, la zona 2 è quella di “Capanne – Fiorentino – Chiesanuova”, la zona 3 è quella di “Montegiardino – Faetano” e infine la zona 4 è quella di “Fiumicello – Torraccia”.

La caccia al cinghiale resta confermata nella sola modalità della forma collettiva della braccata, con squadre composte da un minimo di 10 cacciatori a un massimo di 35, compresi conduttori di cani e battitori. Inoltre la caccia non può avvenire prima delle 10 del mattino dei soli giorni di mercoledì e sabato, la squadra va tutta registrata entro le 8:30 e non ci può essere più di una squadra in azione per giorno di caccia. Al massimo sono consentiti 15 cani e tutti devono essere iscritti all’anagrafe canina. Per ogni battuta non può essere prelevato un numero di cinghiali superiore al numero dei partecipanti.

Tra gli adempimenti anche quello di prele-vare un campione di muscolo diaframmatico da ogni animale abbattuto e di consegnarlo all’Uos di sanità veterinaria. Va verificata anche l’eventuale presenza di zecche e nel caso vanno consegnate sempre all’Iss e in caso di cinghiali femmina abbattuti, va asportato l’utero e consegnato all’Ugraa.

Va ricordato che durante tutto l’anno è vietata la pasturzione o comunque l’utilizzo di tecniche che favoriscano l’insediamento o l’incremento di cinghiali in Repubblica. Va inoltre informata la popolazione sull’avvio di una battuta di caccia. Eventuali multe vanno da un minimo di 100 euro fino a 600 o anche 1.500 euro.

La Serenissima