Il calcio è un veicolo privilegiato nell’integrazione perché assegna a ciascuno un ruolo preciso in un contesto collettivo di squadra e riesce ad abbattere le barriere e i muri che si creano all’esterno, perché nello sport si è tutti uguali.
Su questi ideali si è svolto ieri sera presso lo Stadio Federico Crescentini il triangolare “Insieme per l’integrazione”, tra Fiorentino, San Giovanni e Sottomarino Giallo di Rimini squadra formata da 13 ragazzi provenienti dalla Gambia, Senegal, Nigeria, Mali e Afghanistan.
Il torneo ha offerto momenti di svago ai rifugiati politici donando loro, durante le gare, beni di prima necessità come magliette, scarpe e palloni da calcio.
In secondo piano, ovviamente, il risultato del triangolare (che, per la cronaca, ha visto il successo della squadra del Fiorentino), ma decisamente più nobili e importanti le ragioni e i contenuti dell’iniziativa, che rientra nell’ottica della creazione di una rete che sia sempre più sinergica tra le varie realtà sociali del circondario, al fine di favorire l’integrazione. Questo triangolare è un segnale importante che indica come anche attraverso lo sport si possa talvolta trovare il modo di incentivare l’integrazione.
