Sembra calata una fitta coltre di nebbia sulla notizia che la moglie del futuro Segretario di Stato con l’importante delega alla Sanità, tale Chiara Cesarini di Chiesanuova, sia socia di alcune società – la Madamadorè e la Mamadore Service – che devono allo Stato di San Marino circa 76.000 euro di monofase – imposta sulle importazioni – non pagata.
Le società, entrambe, che nella realtà erano dei negozi di vendita al dettaglio di articoli per neonati sembrano non essere più operative e messe in liquidazione da anni.
Probabilmente, vista la totale assenza degli organi di stampa ad eccezione di Giornalesm.com, la strategia del futuro Segretario di Stato, che ricordiamo ha preso solo 100 preferenze nelle ultime elezioni politiche nella lista di Civico10, è quella del silenzio sperando che tutto si calmi mettendo così in imbarazzo sia il futuro governo sammarinese di coalizione sia gli alleati dello stesso governo, che da noi sentiti si sono immediatamente dichiarati all’oscuro del fatto.
Santi potrebbe tranquillamente ammettere l’esistenza del debito – dalle carte non è difficile confutarlo – e chiarire la sua posizione. Dire che si è provveduto al pagamento attraverso la stipula di un prestito personale con una banca e che non si ha nessuna pendenza con Banca Centrale. Non si può accettare che un Segretario di Stato abbia nel suo nucleo famigliare tali situazioni e debiti anche ingenti con il patrimonio, proprio per la funzione e l’incarico che dovrebbe rivestire. Si perde di credibilità, tutti.
Se Santi se ne sta in silenzio in questo frangente, imbarazzatissimo dicono e non sa cosa fare, cosa potrebbe succedere in altre ben più gravi situazioni dove potrebbero essere gli utenti sammarinesi interessati? E’ la persona giusta per ricoprire quel ruolo? Perchè non si è proceduto alla nomina di Matteo Ciacci che ha preso ben 363 preferenze contro le sole 100 di Santi? Si è adempiuta la volontà popolare? Meglio l’inesperienza e la voglia di fare che l’imbarazzo, la stasi ed i debiti.
Queste sono domande che devono avere una risposta.
/ms
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